Barbarossa castello

AnacaprinArte, lungo le rotte migratorie… 

L’associazione culturale Kaire Arte Capri è pronta per una nuova stagione all’insegna della promozione delle principali destinazioni dell’isola

Kaire Arte Capri si sta preparando per questa nuova stagione di rilancio. L’isola è pronta, più rigogliosa che mai. E ora non resta che scoprirla attraverso la cultura e ai suoi spettacolari paesaggi. La rassegna AnacaprinArte – La cultura in movimento è arrivata all’edizione 2022 mantenendo in maniera costante la sua identità e i suoi valori, cercando di proporre sempre nuove iniziative che abbiano un unico scopo: conoscere la sua storia e la sua bellezza. Agli organizzatori di questi eventi è sufficiente seguire le tracce che ancora si conservano in questa terra. Ripercorrere i momenti racchiusi in frammenti architettonici o naturali che resistono nel tempo. Uno dei primi appuntamenti di quest’anno è proprio l’unione di passato e paesaggio. Una suggestione che ancora oggi si percepisce arrivando in una delle zone più esclusive di Anacapri.

Il primo evento

“Lungo le rotte migratorie… in compagnia di una barbarossina” è il primo grande evento in programma per il 6 maggio alle ore 9.30. La partenza è di quelle delle grandi occasioni visto che si tratta della Villa San Michele. Da quel momento inizierà un lungo viaggio alla scoperta del Castello Barbarossa attraverso un itinerario che saprà raccogliere tutto l’incanto che sa riservare ai suoi turisti. «I ruderi del castello, oltre alla suggestione della storia e del paesaggio, sono un luogo di grande importanza per lo studio della fauna avicola», si legge sul manifesto che svela, tra le varie cose, il tema centrale di questa edizione di AnacaprinArte – La cultura in movimento: Donne a confronto, storie di vita e di arte.

Osservando le rotte migratorie

Nel corso di questa passeggiata si raggiungeranno i 412 metri di altezza rispetto al livello del mare. Proprio lì si trova il Castello Barbarossa, che prende il nome proprio del corsaro che la espugnò. A partire dal 1898 quel posto passò nelle mani del medico svedese Axel Munthe, colpito molto probabilmente dalla vista mozzafiato di questa zona circondata dal verde più intenso della natura. Ed è qui che chi parteciperà a questa traversata avrà l’occasione di ascoltare la storia di Axel Munthe e il suo legame con gli uccelli che ogni anno scelgono l’isola come residenza prima di riprendere a volare. Da quel periodo si è riusciti a conservare questo spirito che ancora oggi aleggia attorno a questa oasi. Questo grazie soprattutto alla Stazione Ornitologica, l’equipe guidata da Dario Piacentini, e alla Fondazione di Villa San Michele.

Riccardo Lo Re