Lo scrittore e psichiatra svedese ha sempre avuto un debole per l’isola, cui dedicò uno dei suoi libri e la sontuosa Villa San Michele
Quando un legame riesce a scavare nel profondo dell’anima, è difficile che si spezzi. Ci vuole tanta forza di volontà per stroncare tutte le emozioni provate davanti alla bellezza dell’isola di Capri. Axel Munthe, noto scrittore e scienziato svedese, fu solo una delle tante “vittime” di questo incantesimo fatto di fascinazione e seduzione. Una magia che lo colpì fin da giovane – aveva solo 18 anni – e che s’intensificò giorno dopo giorno, costante negli anni. L’uomo, peraltro, era solito frequentare alcuni dei posti più in voga in Europa: Parigi, Londra, Roma. Le capitali che da sole valgono il prezzo del viaggio. Ma con l’isola di Capri fu diverso. Un amore semplice eppure profondo, di quelli eterni e memorabili. La vista di quel panorama catturò la sua attenzione dal primo momento in cui attraccò. Come lui stesso raccontò poi ne La storia di San Michele, rimase colpito anche dalla popolazione presente sull’isola. Determinante per quella che fu per lui la scoperta che cambiò la sua vita: una vecchia cappella di Anacapri attorno alla quale si trovava un tempo una delle ville dell’Imperatore Tiberio.
Axel Munthe e Villa San Michele
Il medico decise proprio di costruire in quel luogo la villa dei suoi sogni. Una zona panoramica da dove si può davvero osservare il mondo in un unico grande respiro. Axel Munthe cominciò passo per passo l’edificazione della sua dimora idilliaca, lasciando che la natura contribuisse con il suo tocco spontaneo a forgiare la sua identità. L’architettura doveva in qualche modo annullare il tempo trascorso dalla natura, senza che venissero a crearsi dei contrasti non voluti. Il libro, sotto questo aspetto, è un’elaborazione dei suoi ricordi, ma è soprattutto una sua precisa volontà di fissare anche più in profondità il suo legame con l’isola di Capri, una terra che con le sue sfaccettature e le sue qualità rispecchiava il suo modo di vivere.

Il presente
Questa linea sottile tra sogno e realtà è pienamente rappresentata anche dalle varie iniziative organizzate da Villa San Michele. Un punto di riferimento della cultura caprese che, oltre a offrire una collezione artistica di straordinaria levatura, presenta ogni anno degli appuntamenti davvero esclusivi durante l’estate, da concerti musicali di ampio respiro a incontri con autori, scrittori, registi e attori che possono interagire con il pubblico. Questo legame con Axel Munthe non ha davvero età, come dimostra la decisione dell’Istituto di Istruzione Superiore di istituire un corso di svedese sottolineando la sua importanza storica rispetto alla crescita di Anacapri, e dell’intera isola.
Riccardo Lo Re