La pellicola Bellezze a Capri del 1951, diretta da Bianchi e Capuano, è un divertente spaccato dell’Italia del secondo dopoguerra
Parroci rivali, giovani innamorati e matrimoni osteggiati. Gli ingredienti per una commedia divertente e spensierata ci sono davvero tutti. E poi c’è da aggiungere l’ambientazione: l’isola di Capri con le sue magiche atmosfere, i suoi capolavori naturali e la sua anima glamour. Il film Bellezze a Capri, uscito nelle sale cinematografiche nel lontano 1951, si inserisce perfettamente nel contesto dell’Italia del dopoguerra, nel sentimento di un Paese ancora in bianco e nero che cercava di lasciarsi alle spalle uno dei periodi più bui della sua storia. Diretto da Adelchi Bianchi e Luigi Capuano – e forte di un cast di un certo livello – la pellicola oggi quasi dimenticata è anche il mezzo giusto per andare alla scoperta della Capri di una volta e dei suoi più caratteristici personaggi.
La pellicola
I registi del film sono, dunque, due: Adelchi Bianchi, romano, autore di soli quattro film e scomparso nel 1968, e Luigi Capuano, napoletano, con una carriera decisamente più lunga e, infine, passato a miglior vita nel 1979. Tra gli attori più importanti figurano Nando Bruno, abile caratterista che lavorò anche con Anna Magnani; Ave Maria Ninchi, apparsa in decine di film tra gli anni Quaranta e Settanta; Tamara Lees, britannica divenuta, poi, una delle attrici più impegnate nell’Italia degli anni Cinquanta; Armando Francioli, anche lui molto attivo sia nel cinema che in tv, Anna Bianchi e Lauro Gazzolo, conosciuto anche per la sua lunga attività di doppiatore. Il film Bellezze a Capri è totalmente ambientato sull’isola e così, scena dopo scena, si possono ammirare gli scorci più suggestivi di Capri, come i vicoli del centro storico, Marina Grande, i Faraglioni e gli stabilimenti balneari dell’epoca.
Una storia divertente
La pellicola scorre leggera tra una risata e l’altra. Una storia che tra i protagonisti principali ha due sacerdoti da sempre rivali tra loro: Don Violante, parroco un po’ all’antica di Anacapri, e Don Camillo, parroco di Capri dalle idee un pochino più moderne. La trama si impenna quando Gennaro, l’organista della parrocchia di Don Camillo, si innamora di Clelia, che è, invece, la nipote di Don Violante. I due sacerdoti, dopo alcuni colpi di scena, riescono comunque ad accettare l’idea del matrimonio. Ma prima della fine del film bisogna risolvere l’ultimo dei problemi. E cioè dove celebrare le nozze dei due giovani: nella parrocchia di Capri o in quella di Anacapri.
Dario Budroni