Capri e il suo futuro sostenibile

Fonti rinnovabili, rifiuti, mobilità e risorse idriche: secondo Legambiente e Cnr le isole minori italiane possono diventare un modello di sostenibilità ambientale

L’obiettivo è quello di creare tanti modelli di sostenibilità ambientale. E questo attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, la depurazione delle acque, la corretta gestione dei rifiuti e una rivoluzione della mobilità. Le potenzialità ci sono tutte e un rapporto di Legambiente e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Cnr, incentrato sulle isole minori italiane, la dice lunga su quanto possa diventare ampio il raggio d’azione. Un discorso che riguarda anche l’isola di Capri, un gioiello del Mediterraneo che aspira a diventare anche un esempio di sostenibilità.

La situazione

Le isole minori italiane, al momento, non sono ancora all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità. L’ultimo rapporto di Legambiente e Cnr, che punta a stimolare il cambiamento, dice per esempio che in nessuna isola si raggiunge il 6% dei consumi elettrici provenienti da fonti rinnovabili, mentre nel resto d’Italia si è arrivati al 36%. La media della raccolta differenziata, invece, è arrivata alla soglia del 40%, quando invece potrebbe essere facilmente raddoppiata. «Se questa situazione era comprensibile alcuni decenni fa oggi siamo obbligati a cambiare strada»– dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – «L’obiettivo del nostro lavoro è di far capire come oggi sia possibile e necessario realizzare un profondo e positivo cambiamento ambientale in questi particolari territori. Occorre accelerare questa prospettiva perché tiene assieme obiettivi di interesse generale, dei cittadini residenti come dei turisti, dell’ambiente e dell’economia. Per riuscire in questo percorso di innovazione e sostenibilità, occorre cambiare le politiche in questi territori e accelerare gli interventi. Oggi manca una cabina di regia e monitoraggio della situazione, che risulta indispensabile per superare alcune rilevanti barriere che queste innovazioni trovano nelle nostre isole.»

Gli obiettivi

Nell’isola di Capri vivono poco più di 14mila persone, suddivise tra il comune di Anacapri e la Città di Capri. Nel corso della stagione estiva, però, si assiste a una importante moltiplicazione delle presenze. E tendendo conto di questo aspetto comune a tutte le località turistiche, Legambiente e Cnr mettono in fila i più importanti obiettivi da raggiungere nel minor tempo possibile. Innanzitutto, a Capri come nel resto delle isole minori italiane, bisogna puntare a far crescere la produzione di energia proveniente da fonti rinnovabili, affiancandola agli interventi di efficienza energetica. Poi è necessario anche puntare a una efficace e virtuosa filiera di raccolta differenziata, con la valorizzazione della frazione organica per la produzione di compost e biogas. In ogni caso l’isola di Capri, insieme a poche altre, riesce comunque a superare sia la media del Centro Italia (54%) che del Sud Italia (46%). Particolarmente importanti, inoltre, la creazione di un modello virtuoso di gestione delle risorse idriche, considerando che Capri si rifornisce tramite condotte sottomarine, e anche la realizzazione di un sistema di mobilità sostenibile all’avanguardia, incentivando quindi il trasporto pubblico e l’utilizzo dei mezzi elettrici. «Questa sfida riguarda in particolare la tutela delle risorse naturali e paesaggistiche delle nostre isole e la possibilità di valorizzarle con progetti ambiziosi, in quanto rappresentano un ecosistema unico ma vulnerabile, in uno scenario climatico che prevede rilevanti impatti legati all’aumento della temperatura dell’atmosfera e del mare, ed alle pressioni antropiche dovute al turismo dei mesi estivi» – dice Francesco Petracchini, direttore del Cnr IIa – «In futuro sulle isole minori ci sarà bisogno di più impianti solari ed auto elettriche, ma anche di rispetto delle tradizioni e di valorizzazione delle qualità ambientali e storiche, come delle colture tipiche coltivate con sapienza da secoli per adattarsi a condizioni morfologiche e climatiche, di biodiversità e geologiche uniche.»

Dario Budroni

Per ulteriori informazioni sul progetto e sui monitoraggi di Legambiente e Cnr si può visitare il sito www.isolesostenibili.it

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