Durante il festival caprese una retrospettiva per ricordare uno dei più grandi registi del cinema italiano. A Liz Hurley il Capri – Person of the Year Award
«La vita di un regista sono i suoi film. Non tutta la sua vita certo, ma quella parte di essa attraverso la quale ha espresso la sua relazione con il mondo, con le idee e con gli uomini.» In queste poche parole, tratte da una lectio magistralis a Padova, Francesco Rosi racconta che cos’era per lui il cinema: un’impegno civile nonché un sentimento politico e personale. Proprio per questo, in occasione dei cent’anni dalla sua nascita, Capri Hollywood The International Film Festival ha deciso di dedicargli la 26° edizione con una retrospettiva tutta dedicata al maestro napoletano, in attesa di scoprire i titoli che accompagneranno la rassegna in programma dal 26 dicembre al 2 gennaio 2022.
Quando si pensa a Francesco Rosi il pensiero ruota attorno a un genere che si è affermato dagli Anni Sessanta. La macchina da presa era la luce che lo portava a scovare nel buio della società dell’epoca, non avendo timore di trovarsi di fronte a degli ostacoli, o, peggio, in un vicolo cieco. La sua tenacia è ciò che lo ha reso libero di mostrare l’Italia sotto l’occhio vigile del suo cinema. Mostrava con schiettezza e sagacia ciò che era giusto e ciò non lo era, e il compito di un regista, secondo lui, era denunciare e intervenire attraverso le immagini. Con lui, ma con altri grandi colleghi, come Elio Petri, Oliver Stone e Ken Loach, il film prendeva una posizione netta, con una responsabilità ben precisa sul cittadino informato su certi fatti.

La retrospettiva su Rosi a Capri Hollywood
Francesco Rosi, dopo una parentesi radiofonica e giornalistica, era cresciuto a pane e teatro, anche se la messa a fuoco era tutta per il cinema, sin da quando si è messo davanti alla macchina da presa nel film Dove sta Zazà?. Stare accanto a Luchino Visconti gli permise di imparare da uno dei più grandi esponenti del cinema italiano come assistente alla regia per il film La terra trema insieme a Franco Zeffirelli. Una collaborazione che proseguì con Bellissima con Anna Magnani e Senso. La sfida vera e propria arriva nel 1958: il suo esordio come regista gli portò per altro notevole fortuna, vincendo il Premio Speciale della giuria a Venezia. E sarà riproposto all’interno della retrospettiva di Capri Hollywood insieme ad altri capolavori della storia del cinema: Le Mani sulla città (vincitore del Leone d’oro a Venezia), I magliari con Alberto Sordi, Uomini contro, Lucky Luciano, Cristo si è fermato a Eboli, e il film Palma d’oro a Cannes Il caso Mattei con Gian Maria Volonté. A chiudere la rassegna Cadaveri eccellenti, l’opera tratta dal romanzo Il contesto di Leonardo Sciascia, il film candidato dall’Oscar Tre fratelli con Philippe Noiret, e La tregua.
«È importante» – afferma Franco Nero, al quale si affiancano Marina Cicogna, Tony Renis e i premi Oscar Bille August, Alessandro Bertolazzi, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Bobby Moresco e Nick Vallelonga – «che l’Italia ricordi al mondo, e sopratutto ai giovani, la grandezza di un autore come Francesco Rosi. Porteremo la testimonianza di tanti artisti anche internazionali che lo hanno conosciuto, amato e per i quali è fonte di ispirazione. Siamo onorati come Istituto Capri nel Mondo di organizzare questo doveroso tributo.»

Il Capri – Person of the Year Award a Liz Hurley
Dopo l’annuncio di Roberto Andò nel ruolo di Presidente di questa edizione, Capri Hollywood ha inoltre assegnato il Capri – Person of the Year Award all’attrice britannica Liz Hurley, un’artista poliedrica che è impegnata nel sociale dalla lotta all’Aids insieme alla fondazione di Elton John alla sostenibilità ambientale. Proprio in questi giorni si trova al centro del film di Mick Davis e Philippe Martinez Natale con il Babbo, disponibile su Netflix. Insieme a lei ci sarà anche Martinez che vestirà il ruolo chairman del Capri Special Contest, che fino ad oggi ha permesso a ben 1350 film di 83 paesi nel mondo di trovare il proprio spazio in uno dei palcoscenici più celebri qui sull’isola di Capri.
Riccardo Lo Re