Ingegnere, scrittore, sindaco e architetto dell’isola: Edwin Cerio progetta e realizza ville e case da sogno a Capri e Anacapri
Eclettico e raffinato, Edwin Cerio nacque a Capri nel 1875 ma lascia l’isola per diventare un ingegnere navale e meccanico e progettare navi da guerra, sommergibili, ferrovie e lanciasiluri in giro per il mondo. Negli anni Venti torna nella sua terra natia offrendo, attraverso la sua poliedricità professionale, un contributo incommensurabile. Diventa primo cittadino della città di Capri e si dedica instancabilmente alla tutela paesaggistica contro l’abuso edilizio, influenzando architetti che, con lui e dopo di lui, progettarono case e ville sull’isola.
La tipica casa caprese
Lo stile di Capri, da lui così denominato, era legato in antichità alla vita dei contadini e dei pescatori; questo stile unico e semplice caratterizza ancora oggi l’architettura isolana. Adeguandosi alle esigenze delle tradizioni isolane, la tipica casa caprese si distingue per la scala esterna, le volte a crociera estradossate, la panca, il comignolo, la pergola sorretta da colonne bianche e il terrazzino. I materiali da costruzione erano per lo più la pozzolana, malta di calce e pietre calcaree. Il bianco latte di calce dona alle case un senso di purezza e essenzialità. Lo stesso ingegnere progettò case e ville restando da una parte fedele alle tradizioni e dall’altra divenendo pioniere dei principi architettonici del Movimento Moderno. Casa La Solitaria, situata sulla strada del Pizzolungo, da lui firmata e dimora dello scrittore Compton Mackenzie per 50 sterline l’anno, fu da Marinetti definita come la prima casa futurista a Capri per la sua dissimmetria e il suo dinamismo. Sulla stessa strada che porta alla vista sui Faraglioni è possibile ammirare Villa Il Monacone e Casa Romita anch’esse rivalorizzate dall’ingegnere.
I progetti nel comune di sopra
Il Rosaio di Anacapri, in via Ceselle, fu acquistato da Edwin Cerio quando la casetta si trovava ancora su un terreno roccioso. Dapprima divenne lo spazio adatto per il suo studio personale chiamato Il Bocciolo che pian piano divenne La Rosa, con un progetto che prevedeva diverse abitazioni collegate da labirinti incorniciati da viti e roseti. Negli anni Trenta anche Casa Orlandi – oggi sede distaccata dell’Università Federico II di Napoli – situata nella contrada Timpone ad Anacapri, fu ristrutturata da Edwin Cerio che, senza stravolgere però il progetto iniziale, lasciò immutato l’intero pergolato e il viale centrale che conduce all’ingresso. Ancora oggi, passeggiando per le strade dell’isola, è possibile ammirare lo stile di Capri che rappresentava un tempo la dimora di persone umili ma che è divenuto oggi simbolo di gran lusso.
Emanuela De Martino
Credit: Costantino Esposito