Gracie Fields

Gracie, la fidanzata di Capri

Dalle brume inglesi al sole del Mediterraneo, la vita di Gracie Fields è legata indissolubilmente alla storia dell’isola, della quale si innamorò perdutamente – ma non fu un colpo di fulmine… – e che contribuì a rendere famosa nel mondo

Al primo sguardo, a Gracie Fields Capri non piace: non è come l’aveva immaginata leggendo le parole di Norman Douglas scritte nel suo libro South Wind. Un viaggio in carrozza nell’isola, però, cambia tutto e muta anche il destino di Gracie, che si innamora perdutamente della baia di Marina Piccola e intreccia la sua vita a una residenza con vista sui Faraglioni, diventando un’icona dell’Isola Azzurra. Per sempre. 

Sono gli anni Venti e Gracie Fields, nata Stansfield nel 1898 a Rochdale, Regno Unito, è attrice e cantante acclamata che fa impazzire il pubblico internazionale. Da quella prima volta caprese sceglie l’isola ogni anno, ospite del marchese Adolfo a Villa Patrizi, dove trascorre estati indimenticabili fino a quando, nel 1933, acquista all’asta l’intera proprietà per 400mila lire, ottenendo anche la concessione per una piccola spiaggetta privata. 

Passa un decennio, Gracie chiude la relazione con il pittore John Flanagan, il suo secondo amore dopo l’unione con Archie Pitt, e nel 1940 sposa il regista italiano – donnaiolo e giocatore impenitente – Monty Banks, al secolo Mario Bianchi. Ed è con lui che nasce La Canzone del Mare: Gracie e Monty decidono, infatti, di trasformare la loro dimora di Marina Piccola in un elegante stabilimento balneare con piscina. Ma il destino cambia di nuovo le carte in tavola: Banks muore poco prima dell’inaugurazione dello storico beach club, avvenuta nel 1950.

Nasce comunque uno dei luoghi cult che diventa presto il rifugio della dolce vita, in un’epoca in cui l’isola è il regno di Rudy Crespi, di Dado Ruspoli, del gioielliere Pietro Capuano di Chantecler, di Totò, Farouk d’Egitto, Kirk Douglas, Audrey Hepburn, Greta Garbo, Noel Coward, solo per citarne alcuni. 

E per la Fields arriva anche il «vero amore della sua vita»: Boris Alperovici. È festa in piazzetta quel 18 febbraio del 1952 quando, nella chiesa principale di Capri, i due si uniscono in matrimonio e danno vita a una storia d’amore durata ventisette anni. 

 «Non è la vostra Gracie, lei è la MIA Gracie. Lei è Grace Alperovici», diceva di lei Boris ai fan e quando, nel 1979, Gracie muore, lui continua ad andare a trovarla ogni giorno al Cimitero Acattolico di Capri, portando con sé due panini e mangiandone solo uno. Fino a che, quattro anni dopo, la raggiunge per riposare per sempre al suo fianco.

Claudia Catuogno