I musei di Capri da non perdere

Una selezione dei sistemi museali presenti sull’isola, dal Museo Ignazio Cerio a Capri al Museo Casa Rossa ad Anacapri

La cultura sull’isola si trova praticamente ovunque. Passeggiando per le vie del centro, oppure raggiungendo luoghi all’apparenza nascosti. C’è invece una terza categoria che è un racconto fatto di bellezza e di esperienze che si possono rivivere in un colpo solo. Dove? Nelle stanze dei principali musei di Capri. Perché in fondo, quando si sceglie una destinazione estiva, si va alla ricerca delle sue sfaccettature più profonde, senza mai accontentarsi della superficie. Capri ha tutto questo, e molto di più. Una storia legata all’arte, alla letteratura, alla musica fino ad arrivare al cinema, osservando da lontano monumenti come Villa Malaparte. L’isola si conferma come uno spazio accessibile ed evoluto, adattandosi alle nostre esigenze anche in queste mura di luci e colori memorabili. 

Centro Caprense Ignazio Cerio, uno dei musei di Capri

Il primo spazio espositivo da consigliare è il Museo Ignazio Cerio a Capri, realizzato il 31 maggio 1947 dall’ingegnere Edwin Cerio insieme a Mabel Norman, la vedova di Giorgio Cerio. L’obiettivo di questo edificio era di raccogliere intorno a sé lo spirito della cultura dell’isola. Uno spazio capace di animarla attraverso eventi culturali. Subito dopo la fondazione furono presto donati oggetti di straordinario valore, e la scelta di intitolarlo a Ignazio Cerio – una figura che aveva contribuito alla crescita di questa terra sin dall’Ottocento – andò proprio a marcare questo legame con la storia attraverso un museo, una biblioteca e una sala concerto.

Museo Casa Rossa

Spostandosi ad Anacapri si viene subito colpiti da un colore che fa da contrasto con l’ambiente. Uno conflitto solo apparente perché nel tempo il Museo Casa Rossa si è legato a questo paesaggio diventando qualcosa di assolutamente unico. Realizzato fra il 1876 e il 1899 dal generale americano John Clay MacKowen, è entrato di diritto tra i simboli indiscussi del comune di sopra. Dal 1990 è passato nelle mani della sovrintendenza per i Beni architettonici e il Paesaggio di Napoli, mentre la parte organizzativa del museo è andata alla cooperativa La Sciuscella di Anacapri, dalla pinacoteca con i suoi dipinti fino alle iniziative straordinarie proposte nel corso della stagione. 

Villa San Michele

Questo breve viaggio non poteva che concludersi a Villa San Michele. Una residenza – costruita da Axel Munthe – trasformata in una splendida realtà mussale con oggetti permanenti e rassegne culturali estive. Nei giorni scorsi c’è stata, per esempio, la prima edizione dello Swedish Film Goes Capri, mentre nei prossimi giorni si svolgerà il consueto appuntamento con Unestate per sognare, che si è aperto il 1 luglio con il concerto del soprano svedese Nina Stemme insieme al pianista Roland Pöntinen.

Riccardo Lo Re

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