Voglia di ri-partire: le seconde case al mare riscaldano i mercati immobiliari locali

Le intenzioni di acquisto delle famiglie italiane si stanno concretizzando e nei prossimi 12 mesi saranno ancora più vivaci

Le stime indicano in circa un milione di famiglie quelle che nei prossimi mesi si muoveranno concretamente alla ricerca di una nuova casa da acquistare. Le motivazioni per un ritorno all’investimento immobiliare diretto sono sostanzialmente tre: l’esigenza di una casa diversa rispetto a quella che si possiede, l’aumento dei risparmi delle famiglie e la sostanziale mancanza di alternative finanziarie di investimento, ad eccezione del comparto azionario, tutte scarse o poco interessanti. I segnali di una ripresa della domanda anche per gli affitti ci fanno capire che l’estate 2021 sarà una estate tutta in positivo per il segmento turistico locale. I mercati di Liguria, Campania, Veneto, Toscana, Sicilia, Sardegna e Puglia, che, in tempi ordinari, erano solo stagionali sul versante delle locazioni, oggi sono ormai annuali, e la richiesta di chi ha affittato in questi mesi, grazie all’home office, ha dato una spinta a decidere per l’acquisto definitivo a tutti coloro che avevano programmato prima del Covid di comprare per mettere a reddito. Ma non è soltanto il ritorno della domanda reddituale a riscaldare il mercato delle seconde case. Riparte, infatti, anche la voglia di una seconda casa lontano (ma non troppo) dalla città. Da godere più che da affittare, consapevoli che anche quando si tornerà in ufficio, la formula «ibrida» del lavoro a distanza, permarrà in qualche forma. Gli aumenti della domanda di case da acquistare nelle principali aree turistiche sono stati monitorati dai principali portali immobiliari e registrano crescite, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso anche a tre cifre. È il caso della riviera di Levante in Liguria, con un rialzo record del +340 per cento nella zona delle Cinque Terre.  Il maggior incremento di richieste è visibile nelle località turistiche facilmente raggiungibili dai grandi centri, in particolare da Milano e da Roma. Le altre aree che hanno segnato un volume di domanda molto al di sopra dello scorso anno sono infatti la costa degli Dei (la costa tirrenica della Calabria di fronte alle Eolie, +71 per cento), l’arcipelago delle isole Ponziane (+70 per cento), il Cilento (+68 per cento) la Maremma Laziale (+67 per cento) e l’arcipelago toscano (+62 per cento). Attenzione ai prezzi, sia di locazione che di vendita, che si stanno riaccendendo. Gli aumenti più significativi si rilevano prima di tutto in due fra le località top italiane: a Porto Cervo (con prezzi minimi e massimi al metro quadro tra i 7mila e 12.450 euro, in crescita del +4,8 per cento) e a Capri (da 10.200 a quasi 20mila euro al metro quadro, +4,5 per cento sul 2020).  Ma aumenti dal 4 per cento in su, si registrano anche a Santa Margherita Ligure, Amalfi e a Porto Ercole (in Toscana), dove i prezzi vanno da 5.750 a oltre 10.500 euro al metro quadro con un aumento del 4,3 per cento. Dopo anni di ristagno del mercato, da maggio 2020 spostarsi verso le seconde case appare ormai per molti l’unica garanzia di potersi muovere dalla propria residenza; più che una casa al mare, si cerca una vera e propria seconda abitazione, per il fine settimana, il lavoro a distanza, lo studio da remoto. La tendenza è insomma quella di investire in seconde case «multitasking» che diano anche un reddito almeno in grado di garantire il pagamento dell’Imu e delle spese ordinarie.

Alessandro Ghisolfi

PR&RE Advisor