Liquid Art System

Liquid Art System, l’arte in città

Franco Senesi spiega la sua idea: un modello partecipato per riportare la cultura al centro della vita pubblica

«Vendere opere d’arte è una passione.» Una passione che per Franco Senesi, fondatore di Liquid Art System, si è stretta sempre di più attorno al mito di Capri. Un legame che raccoglie e produce bellezza. Ancora ricorda il momento in cui, tanti anni fa, espose alcuni grandi artisti d’arte contemporanea per Capri The Island of Art, un vero e proprio percorso artistico che si intrecciava con i colori del paesaggio caprese. Negli anni non ha mai smesso di innovarsi, con nuove attività che passano dal luogo fisico a quello virtuale (il Viewing Room), fino ad estendersi sul Golfo di Napoli, con le sue gallerie di Anacapri, Capri, Ravello e Positano. 

Per riuscire a vendere oggetti d’arte bisogna essere capaci di scavare la superficie del nostro presente. Ci sono molti modi per raccontare il mondo, ma quello che più colpisce di Liquid Art System è che ha sempre scelto la sua strada per esprimere il suo punto di vista al grande pubblico: «Nella mia esperienza» – racconta il gallerista Franco Senesi – «ho esposto ciò che ritenevo giusto, andando anche contro le tendenze del momento nel campo dell’arte. L’obiettivo della galleria è di lasciare spazio agli artisti  locali che parlano un linguaggio globale. Da qui il termine glocal, un concetto che cerca di racchiudere le radici delle tradizioni con un linguaggio internazionale e universale. Una decisione che alla fine ha funzionato, se si guarda al successo di alcuni dei nostri autori anche nelle altre gallerie».

Fermarsi dentro le mura dell’arte non è, infatti, la soluzione per attrarre nuovi visitatori. Serve una filosofia che sia inclusiva, esaustiva, che metta opere di straordinario valore a completa disposizione del pubblico: come le sculture di Giacinto Bosco e Coderch & Malavia, in mostra negli spazi dell’hotel Caesar Augustus di Anacapri, oppure alla presenza dei capolavori di Peter Demetz, Marco Grassi, Antonio Sannino a Villa Treville in quel di Positano. «Moltissime persone che incontriamo ogni giorno ci fanno i complimenti per le nostre attività, però, in galleria non ci sono mai entrati» – continua Senesi – «Restano fuori quasi per timore, perché la percepiscono come qualcosa di esclusivo. La nostra è, invece, un’arte basata sull’estetica, sulla bellezza e sulla verità artistica e, quindi, ci interessa espanderci verso il pubblico. E l’unico modo è quello di rompere questi schemi che si sono costituiti nel tempo. Esponendo le opere in giro, si viene spinti a interrogarsi sul senso delle cose che vengono rappresentate e a riflettere sul futuro».  

I concetti cambiano e con essi anche i mezzi espressivi che vanno a incrementare il suo valore. Si pensi alla fotografia, al centro fino a qualche giorno già di una raccolta fondi per il Burkina Faso. In quell’occasione Liquid Art System con Âmes ha selezionato alcuni scatti rappresentativi del fotografo napoletano Agostino Ionà. Un mercato in forte crescita, usando le parole di Franco Senesi, e che per questo non conosce barriere: «l’arte è un anticipatore del gusto e delle consapevolezze che avremo in futuro. L’artista ha una sensibilità così sviluppata che riesce a cogliere degli aspetti della contemporaneità che gli altri non vedono e non sentono. Per questo viene sempre combattuto e non viene mai capito fino in fondo». 

Ma come sarà il futuro dell’isola di Capri? Guarderà al passato, ai grandi miti che l’hanno resa unica, o tenterà nuovi percorsi per aggrapparsi a questo flusso temporale che non si vuole più arrestare? L’arte si evolve in continuazione, con quella contemporanea che procede spedita verso nuovi mondi nati dal genio dei suoi artisti. Gli stessi che un tempo risiedevano a Capri per lasciarsi ispirare dal suo ambiente. «Capri è un luogo dell’anima che attira un turismo di altissimo livello. È stata fondamentale per avere successo in questo mestiere che propone opere d’arte con una visione internazionale e coopera con artisti emergenti e di spicco. Se avessi aperto la galleria in un luogo meno conosciuto non avrei avuto i mezzi per sopravvivere. Per questo ritengo che Capri dovrebbe approfittare del suo passato per ripetere quel ciclo straordinario, tornando a essere un luogo dove artisti e letterati possano di nuovo incontrarsi, creare, presentare nuove opere». 

Riccardo Lo Re

Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System
Liquid Art System