Durante le festività di Pasqua l’isola di Capri si presenta con le sue prelibatezze locali, spaziando dalle classiche colombe ai prodotti tipici della tradizione
Se stai leggendo questo articolo molto probabilmente ti troverai nella stessa identica situazione di tantissimi italiani: il pranzo pasquale. Fosse tutto così semplice, potremmo pensare ad altro. Ad esempio, a cosa si potrebbe fare durante questi due giorni di festa. E invece… eccoci qua. A dover trovare il giusto equilibrio in attesa di scatenarci durante una delle giornate simbolo del nostro Paese. Nel menu che ognuno sta preparando per domenica, esistono delle costanti che sull’isola di Capri (così come per il resto della Campania) che non vanno minimamente alterate. Chi ha avuto modo di passare di qua avrà visto alcune pasticcerie mettersi al lavoro per preparare alcune prelibatezze come la pastiera o la colomba, rigorosamente artigianali. Oppure avrà sentito il profumo del casatiello, un classico intramontabile che rispecchia la bontà delle tradizioni locali. Ovvio, la ricetta perfetta non esiste. Ma la soggettività del gusto non deve però prescindere dal fatto che certi prodotti devono stare al centro della propria tavola durante la Pasqua.

Il casatiello a Pasqua
Basta prendere come esempio proprio l’ultimo appena citato. Il casatiello è la tradizione napoletana per eccellenza, nonché il punto di partenza per il nostro pranzo pasquale. Già pensare all’impasto viene l’acquolina in bocca, ma per chi non lo conosce, si tratta di un piatto che lega il sapore con la pasta sin dalla fase iniziale della lievitazione. I salumi e formaggi sono accompagnati dalla presenza delle uova che possono essere sode e intere che spiccano verso l’esterno (circondate dall’impasto croccante) oppure all’interno a piccoli pezzi. Di solito viene usata per aprire ufficialmente le danze di Pasqua, in alcuni casi accompagnata dalla classica fellata.
La pastiera
Sulla pastiera lasciamo molto volentieri parlare le immagini. Qualche giorno fa il Bar Grotta Azzurra di Marina Grande ha deliziato i suoi utenti mostrando come si prepara questo dolce tipico napoletano per la Pasqua. Un procedimento accurato e delicato che dimostra quanto sia importante già da allora la precisione in questo vero e proprio rituale. Del resto la storia racconta che fu una suora nel convento di San Gregorio Armeno a creare la prima versione della pastiera, unendo la ricotta, le uova, il grano con il gusto e il profumo degli agrumi. E da quel giorno, è diventato uno dei piatti più utilizzati durante le festività pasquali.

La colomba
Dulcis in fundo, non può assolutamente mancare la colomba. Un prodotto nazionale che nel tempo ha subito diverse rivisitazioni da parte del mondo della pasticceria nostrana. Il Bar Grotta Azzurra si è davvero sbizzarrito usando l’innovazione come principio fondamentale per le proprie creazioni. La colomba, oltre alla versione classica che non passa mai di moda, qui a Capri cambia colore, passando dalle tonalità calde come il rosso delle fragole a quelle più scure come il cioccolato e albicocca. Da segnare infine i gusti al pistacchio, nutella, limoncello, e la specialità della casa: la grotta azzurra, a base di caramello salato, mandorle pralinate e cioccolato bianco.
Riccardo Lo Re