Milena Mingotti, vincitrice del Premio, prenderà parte al Mei Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza in programma il 1° ottobre
Si è conclusa con la vittoria di Milena Mingotti l’ultima edizione del Premio Anacapri Bruno Lauzi. Un ritorno che tutti aspettavano dopo lo stop forzato della pandemia, e che si è tradotto in uno spettacolo di assoluto valore. In Piazza S. Nicola ad Anacapri si sono alternati i migliori talenti italiani che hanno presentato i loro brani originali e una versione dei brani di Lauzi. Una serata esclusiva che alla fine ha decretato il vincitore attraverso il voto della giuria. Milena Mingotti, che si è esibita proponendo il suo brano inedito Per l’amore che ho dentro, ha ottenuto inoltre il Premio Cora, un omaggio alla cantautrice caprese Alessandra Cora scomparsa a seguito del terremoto dell’Aquila.
La serata
A condurre questa serata di grande musica ci hanno pensato Francesca Ceci e Marino Bartoletti, che in un post pubblicato sul suo profilo esprime la sua sincera ammirazione verso questo premio: «È facile – davvero facile – condurre serate cosi: con la dolcissima Francesca Ceci al fianco, col gigantesco Massimo Gramellini premiato con la “Penna d’oro” e con Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale (che fanno rivivere la malìa e la classe dei Matia Bazar) “Penne d’oro” per la musica. È facile salire con un microfono in mano sul palco di un’incantevole piazzetta d’Anacapri. Ed è facile commuoversi ricordando e onorando Bruno Lauzi a cui tutto questo è dedicato».


I premi
Oltre alla vittoria di Milena Mingotti, c’è stato spazio per gli altri artisti che si sono avvicendati nel corso dell’evento. Per quanto riguarda il miglior testo è stato Marco Buccellatto – in arte Boccanegra – ad aggiudicarsi il premio grazie a Per un’amica, mentre per la miglior musica è andato a Margherita Silvestrini – in arte Margò – per Non Sai. Non poteva mancare quello per l’arrangiamento, assegnato a Guido Maria Grillo che con Cose da Dire è. Il premio per la miglior Cover è stato infine consegnato dalla giuria a Vincenzo Marco Mugavero – in arte VIMA – per l’interpretazione de Il Vecchiaccio.
La dichiarazione di Gramellini
E ancora non si è parlato dei Premi Speciali come la penna d’autore a Carlo Marrale e Silvia Mezzanotte (che si sono esibiti nel corso della serata), e a Massimo Gramellini, firma del Corriere della Sera.
«La meraviglia di Anacapri e del premio in onore di Bruno Lauzi, autore di alcune tra le canzoni italiane più belle di ogni tempo (una per tutte: “Almeno tu nell’universo”). – afferma lo scrittore – Campione dell’anticonformismo, ostinatamente liberale in un tempo in cui tutti i cantautori si atteggiavano a comunisti, chissà cosa direbbe Lauzi di questa crisi. Forse “chi ha rubato la marmellata?” come nell’incipit della sua celebre “Johnny il bassotto”…
Grazie al fosforico Marino Bartoletti, a Francesca Ceci, agli organizzatori, alla giuria, a mia moglie che resta il premio piu bello. E grazie a Silvia Mezzanotte e Carlo Marrale, l’anima dei Matia Bazar, che con le loro canzoni immortali ci hanno fatto tornare indietro nel tempo».