Weekend di cultura sull’isola delle sirene con il premio che porta il nome dello scrittore Curzio ideato da Graziella Lonardi Buontempo
È la narratrice e drammaturga francese Yasmina Reza a conquistare quest’anno il Premio Malaparte, che le sarà consegnato domenica mattina durante la cerimonia di chiusura della tre-giorni dedicata alla letteratura. L’autrice, nota al grande pubblico per capolavori come Il dio del massacro – in cui costruisce uno psicodramma tra due genitori dopo una lite al parco dei rispettivi figli, portato sul grande schermo da Polanski nel 2011 – sarà celebrata dall’intera giuria guidata dal presidente Raffaele la Capria, 99 anni, che si è detto «soddisfatto di aver scelto ancora una scrittrice controversa, in linea con le caratteristiche del premio.» Con lui a rendere omaggio a Yasmina Reza, i giurati del Malaparte: Leonardo Colombati, Giordano Bruno Guerri, Giuseppe Merlino, Silvio Perrella, Emanuele Trevi e Marina Valensise.
La vincitrice
Yasmina Reza è nota in Italia per il grande successo ottenuto dal film Carnage, il film di Roman Polanski tratto appunto da Il Dio del massacro. «L’autrice» – spiegano gli organizzatori – «è conosciuta dai giurati del Malaparte da una trentina d’anni, ai tempi del potente lavoro teatrale Art (1994) e del romanzo d’esordio, Hammerklavier, tradotto in Italia da Archinto con il titolo Al di sopra delle cose.»
Il programma
L’edizione 2021 del Premio Malaparte – riportato in auge dieci anni fa da Gabriella Buontempo, nipote di Graziella Lonardi Buontempo, e da Ferrarelle, unico sponsor del premio – partirà ufficialmente questa sera, venerdì 1 ottobre, alle 19, con la proiezione al Cinema Internazionale di Capri di Carnage. Domani alle 17.30, invece, è previsto l’incontro con la scrittrice Yasmina Reza che sarà poi ufficialmente premiata domenica 3 ottobre alle 11 nella Certosa di San Giacomo di Capri.
L’eredità
«Per me il Premio Malaparte è una storia d’amore» – scrive sul sito ufficiale della manifestazione Gabriella Buontempo – «In primis per mia zia Graziella, donna formidabile e presenza fondamentale nella mia vita. Poi c’è Capri. Anche in questo caso, l’amore è il sentimento più immediato che posso evocare. E ancora, la lettura; un piacere assoluto che, anche in questo caso, mi accompagna da quando ho i primi ricordi. E che, con il tempo e l’età adulta si è trasformata in passione, pura e disincantata, ogni volta che ho avuto la possibilità di stare a contatto con gli autori, respirare dalle loro parole vive il senso ultimo dei loro romanzi e racconti.» Assieme alla Buontempo anche un gruppo di amici che ha creduto da subito nella storica manifestazione caprese che vanta il patrocinio della Città di Capri e Fai Campania. «Sono stata fortunata a trovare subito sulla mia strada tante persone disposte a sognare insieme a me; il primo, Dudù La Capria, che, appena gli ho parlato, non ha avuto il minimo dubbio a riprendere quell’avventura ormai lontana, mosso da amori simili ai miei» – continua la Buontempo – «con lui i giurati, da quelli iniziali, Giordano Bruno Guerri, Pinotto Merlino, Giovanni Russo e Marina Valensise, a Emanuele Trevi e Leonardo Colombati, che si sono uniti strada facendo. Poi Carlo e Michele Pontecorvo con la loro Ferrarelle, compagni di viaggio generosi e partecipi, capaci di credere all’avventura quando ancora era fatta solo di parole e intenzioni. La conclusione va obbligatoriamente agli autori premiati: donne e uomini diversi per età, provenienza, background e idea di letteratura; eppure tutti felici di aderire al proposito di inserire la scrittura nella vita, dedicandoci non solo le loro parole, ma il piacere della loro amicizia. Di questo sono personalmente molto grata a tutti loro; e sono certa che lo è anche la zia Graziella, ovunque si trovi ora.»
Adele Fiorentino