Camille du Locle

SUM Symposium 2022, la ricerca per un’economia circolare

L’innovazione portata avanti da più di 70 scienziati provenienti dalle migliori università a livello internazionale. Tra gli ospiti del Symposium anche la Ministra Mara Carfagna

Il tema della sostenibilità ambientale ha trovato nei giorni scorsi il suo spazio sull’isola di Capri. Una terra che oltre a essere ben ancorata sulle tradizioni, ha sempre avuto una certa inclinazione verso il progresso e l’innovazione, gli unici strumenti per potersi spingere verso nuove frontiere. Lo ha dimostrato durante le scorse settimane grazie al progetto di Isola di Capri Circolare nata dalla partnership tra SDA Bocconi e Isola di Capri Conservancy, fortemente marcato durante la scorsa assemblea consortile. Ed è stato confermato a gran voce dal mondo della ricerca scientifica, in occasione del 10° Symposium 2022, che negli anni è riuscito a riunire le principali realtà accademiche di tutto il mondo. Si tratta di un forum che cerca di affrontare alcuni temi di forte rilevanza sociale, a cominciare da quello che più ogni altro ha saputo ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’agenda internazionale, come l’economia circolare e le miniere urbane. Tutto ciò si è servito della professionalità di più di 70 scienziati provenienti da ben 28 paesi, con una carriera alle spalle delle migliori università a livello globale, e della presenza dei principali attori politici locali e nazionali, come il sindaco di Capri Marino Lembo, il Prof. Giovanni De Feo dell’Università di Salerno, il ministro per il Sud e per la Coesione territoriale Mara Carfagna.

I temi

Uno degli argomenti sul tavolo riguarda la difficolta nell’approvvigionamento di materie prime, come ha avuto modo di sottolineare il professore di SDA Bocconi Francesco Bertolini, in occasione dell’incontro avvenuto all’Hotel Mamela il 5 maggio scorso. A questo bisogna far fronte con dei progetti concreti, come i 190 descritti durante il forum presentando alcune delle soluzioni da adottare nel corso degli anni. I rifiuti tessili della fast fashion sono uno dei focus di questa nuova edizione, visto che in questo caso sono i dati – i 3 milioni di tonnellate di capi d’abbigliamento creati con fibre sintetiche – a portare alcuni ricercatori verso degli studi approfonditi per un riciclo di materiali corretto e nel rispetto dell’ambiente. Tra gli altri temi affrontati, quello dell’edilizia, tra i settori con un maggiore impatto per quanto riguarda le emissioni. E alcune ricerche mostrate durante il Symposium vanno nella direzione sperata, come uno studio che potrebbe trasformare gusci di mandorle e di nocciole in ottimi mattoni ecologici, oppure quello in grado di sostituire la sabbia per la produzione di vetro.

«Il Simposio» – dice Raffaello Cossu, docente di Ingegneria Civile e Ambientale – «rappresenta il contributo del mondo scientifico internazionale a uno sviluppo dell’economia circolare basato su analisi rigorose, su soluzioni tecniche avanzate e su innovazione scientifica. Rappresenta il grande fermento del mondo della ricerca in ogni angolo del Pianeta, compresi i Paesi in via di sviluppo. In questa occasione, grandi protagonisti della ricerca sono stati i microrganismi che, dopo averci creato qualche grattacapo in questi ultimi due anni di pandemia, in modo quasi catartico ci offrono soluzioni per migliorare alcuni aspetti della nostra vita, dando un forte contributo all’economia circolare».

Riccardo Lo Re

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Isola di Capri