Tutto quello che c’è da sapere su uno dei tesori dell’isola di Capri, in attesa di poterla ripercorrere
Via Krupp, più che una strada è un’opera d’arte. È uno dei simboli dell’isola, miracolo dell’ingegneria del tempo che congiunge i Giardini di Augusto con Marina Piccola attraverso uno zig-zag a strapiombo sul costone caratterizzato da un impressionante dislivello e da una vista unica.
Un po’ di storia…
Krupp: incredibile come un nome che nel mondo evoca immagini poco amene, come armi e acciaierie, sull’isola sia, invece, legato a un luogo così pieno di fascino. L’industriale tedesco Alfred Krupp, poco simpaticamente soprannominato «il Re dei Cannoni» visto che ne era il maggior produttore del tempo, a fine Ottocento si stabilì sull’isola di Capri. In maniera molto grossolana si potrebbe definire l’ideazione di Via Krupp come il capriccio del facoltoso tedesco di crearsi una discesa al mare per Marina Piccola, dove era solito ormeggiare il suo panfilo fronte Faraglioni. In realtà il lungimirante magnate puntò a creare una sinergia con l’amministrazione del tempo, sottolineando l’importanza strategica e turistica del progetto, da lui cospicuamente finanziato, che convinse nel 1899 il sindaco di Capri Federico Serena a dare il beneplacito per un’opera che ancora oggi definire azzardata è un eufemismo. Questo «miracolo» riuscì all’architetto napoletano Emilio Mayer, affidatario del progetto, dalla cui approvazione alla conclusione passarono solo tre anni, nonostante che praticamente i 1300 circa metri di tornanti dovettero essere per la maggior parte scavati nella roccia viva.

…fino ai giorni nostri
Purtroppo, l’innata instabilità della roccia calcarea caprese ha reso la vita della strada molto tribolata. A metà degli anni Settanta la strada fu chiusa per via di un’importante caduta massi e da allora essa fu ufficialmente interdetta al transito per oltre trent’anni. Negli anni Novanta si provò a aprirla senza successo, e poi più recentemente nel 2008 la strada fu oggetto di importanti lavori che ne consentirono la momentanea riapertura. Otto anni in bilico fra piccoli e medi fenomeni franosi ma anche ricchi di memorie e di esperienze fantastiche per coloro che hanno avuto la possibilità di viverla, fra semplici passeggiate ed eventi artistici site-specific che hanno omaggiato la strada. Nel 2011 una spaventosa frana cancellò per sempre la Grotta di Fra’ Felice, spazzata via per sempre dalle bizze della «permalosa» roccia caprese.
Il futuro?
Dal 2014 i pesanti cancelli a monte e a valle della strada sono stati definitivamente chiusi, e non solo l’isola di Capri ma tutto il mondo spera nella sua riapertura. Si era arrivati quasi a un punto di svolta con una proposta di project financing che aveva riacceso le speranze, ma l’opinione pubblica si spaccò sull’argomento e il progetto non ha mai avuto un seguito. Adesso l’unica cosa che si può fare è affacciarsi, con un pizzico di malinconia, ai belvedere dei Giardini di Augusto e seguire con gli occhi la silhouette di tornanti e immaginare di percorrerli sospesi fra terra, mare e cielo.
Ugo Canfora