Geppy Pecoraro ci svela una delle prossime novità della sua flotta: due prototipi elettrici a disposizione dei clienti
Geppy Pecoraro è una vera roccia. Chi lo conosce sa che non ha paura delle grandi sfide. Ma anche ascoltandolo per la prima volta si ha la sensazione di trovarsi di fronte una delle bandiere di Capri, mossa da un vento speciale che c’è solo a Marina Grande. Con Capri Boat – Banana Sport ha rivoluzionato il concetto di viaggio qui sull’isola, trasformandolo in un’esperienza libera da ogni vincolo. Il sogno di vivere una vacanza caprese qui si estende fino ad averne il completo controllo, grazie a una professionalità e una passione che arriva da molto lontano. «Tutto è partito nel 1980» – afferma Geppy Pecoraro – «quando ho iniziato a fare windsurf. Con il corso d’istruttore ero praticamente sempre in mare a insegnare ai ragazzi l’amore per questo sport. E per farlo mi servivo di questo piccolo gommone per portare gli allievi al largo. Cominciarono ad arrivare sempre nuove richieste di noleggio di questo mezzo e da quel momento ho capito che era quella la strada da intraprendere.»
La storia
Dal 1982, quando ha iniziato a comprare le prime imbarcazioni, Capri Boat – Banana Sport è diventato uno dei punti di riferimento sull’isola. Un primato che si vede dai numeri: 33, come le barche attraccate al molo che sono l’accostamento di due numeri primi perfetti; e 42, gli anni in cui Capri Boat è cresciuto raggiungendo vette altissime di qualità fino alla perfezione. «Ho sempre avuto un debole per il mare» – continua Geppy – «ma inizialmente era per me la vita. È stato un continuo crescendo fino a che non ho avuto l’occasione di trasformarlo in un vero e proprio lavoro, insieme alla mia famiglia.»
Le imbarcazioni
Oggi scoprire l’isola non è più un lusso. Questo perché le barche fornite da Capri Boat – Banana Sport possono essere usate senza che ci sia bisogno della patente nautica e guidarle è ancora più facile per chi già possiede quella di guida. Una comodità che non si trova altrove. Si passa da delle piccole imbarcazioni per una coppia fino al classico gommone per 8 persone. Ma quello che conta di un viaggio è sentirsi in sicurezza. Una condizione necessaria per poter usufruire di questo servizio che comprende, tra le varie cose, una family boat per adulti e bambini.
Sempre più green
L’innovazione resta tuttavia il vero punto di forza di Capri Boat – Banana Sport. Fino ad ora ha utilizzato dei motori a quattro tempi Yamaha, i migliori fuoribordo per via delle pochissime emissioni. Ma la sostenibilità oggigiorno deve tradursi in fatti concreti nel rispetto della natura e del suo ecosistema marino. E il sogno dell’elettrico non si può più considerare un miraggio. «Già da 5-6 anni stiamo cercando di avvicinarci all’elettrico» – continua Geppy Pecoraro – «Il che non è semplice, vista la mole di lavoro che comporta questo genere di scelte. Una barca, ad esempio, può fare tre giri interi sull’isola in una giornata. E avere un carico di batterie per quel tipo di prestazioni oggi è possibile». L’obiettivo del prossimo anno è di garantire l’80% di rendimento rispetto al motore a scoppio. Una sfida ardua che deve tenere ben presente di diversi fattori: le onde, il vento di maestrale, il traffico negli orari più affollati. Ma a Geppy le strade battute non piacciono. Vuole crearsene una propria, secondo le proprie regole e un approccio sempre più orientato all’ambiente, grazie a mezzi completamente green che possono mantenere lo stesso standard di qualità dei precedenti. «Già dal prossimo anno pensiamo di puntare su due nuovi gommoni elettrici. Un prototipo che è stato realizzato su misura per noi. In più ci saranno in ballo diversi investimenti: la formazione del personale su questo nuovo mezzo, la manutenzione di questo fuoribordo elettrico e i vari finanziamenti che riguardano i pannelli solari da installare in deposito».
Due parole sul futuro
Non una passeggiata, insomma. Ma il suo legame con il mare non conosce mezze misure. Geppy Pecoraro si è sempre mobilitato in cerca di un’alternativa sull’isola di Capri. Proteggere l’ambiente comporta delle decisioni drastiche per il futuro. «Bisogna trovare delle soluzioni per il traffico insostenibile vicino alla costa» – conclude il fondatore di Capri Boat – «Con l’associazione Capriamoci ci stiamo battendo per far sì che le regole vengano rispettate da tutti in mare nel rispetto delle piccole imbarcazioni. Ma i cambiamenti devono avvenire anche a terra, con delle scelte politiche che puntino verso la sostenibilità e la transizione energetica, partendo da un contenimento del flusso giornaliero fino alle auto a impatto zero. Anacapri, ad esempio, è già avanti, con la dotazione di biciclette elettriche, cosa che faremo anche noi nel nostro spazio». Piccoli passi verso una Capri più verde.
Riccardo Lo Re