Uno dei grandi protagonisti della passata stagione sarà al Teatro San Carlo di Napoli insieme a Mario Martone e Roberto Andò
Le parole sono superflue. Allora è meglio passare ai numeri. Anzi uno, il sette. È la posizione di una classifica del New York Times redatta qualche anno fa. Una cifra che indica completezza, l’ultimo dei numeri primi senza accompagnatore. Toni Servillo, tra i protagonisti della prossima edizione di Capri Hollywood, è la sua rappresentazione in carne e ossa. Unico, inscindibile. Un attore che dipende da due soli fattori che sono la sua prova attoriale e il personaggio che lui stesso intende impersonare. Basti pensare che davanti a sé aveva interpreti che hanno davvero lasciato il segno nella storia del cinema passata e recente: Song Kang Ho (il protagonista nei film di Bong Joon-ho come Parasite), Nicole Kidman (prodigiosa in The Hours o in Eyes Wide Shut), Keanu Reeves (che è meglio non fare arrabbiare troppo dopo John Wick), Daniel Day-Lewis (uno dei migliori come si vede ne Il petroliere, Lincoln e Il filo nascosto), Isabelle Huppert (per le sue lezioni ne La Pianista e la sua versatilità in Amour ed Elle) e Denzel Washington, la cui lista sarebbe davvero infinita.
Servillo a Capri Hollywood
Rientrare in questa kermesse di nomi vuol dire essere stati capaci di raggiungere degli obiettivi. Al cinema così come a teatro, l’altra anima di Toni Servillo, se si considera solo l’ultimo anno, è qualcosa di sensazionale. Alla Mostra del cinema di Venezia era presente con ben tre film, così pregiati e allo stesso tempo diversi, sia nello stile che nel contenuto mostrato. Solamente guardando questi lungometraggi si comprende la maestria di Servillo quando si tratta di vestire i panni di un personaggio di finzione. Si notano tutte le sfumature che vanno dalle espressioni ai comportamenti che possono esplodere con tutta la loro energia (come nel caso di Qui rido io di Mario Martone o in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, candidato ai Golden Globe), oppure essere misurati con il contagocce come si vede in un’altra grande conferma veneziana, Ariaferma di Leonardo Di Costanzo. Toni Servillo riesce a dare il giusto peso a ognuno di questi soggetti, a seconda del racconto o delle singole scene mostrate sullo schermo. Un controllo che si può avere solo dopo anni di esperienza sul palcoscenico o sul set. L’attore sarà per questo premiato da Carolina Rosi e dai regista Mario Martone e dal collega nonché presidente di questa edizione di Capri Hollywood Roberto Andò.
«Toni Servillo è il volto della ‘grande bellezza italiana’» – afferma all’ANSA il presidente onorario dell’evento Tony Renis – «Il nostro board è entusiasta di offrirgli la massima ribalta sul palco del Teatro San Carlo in una serata speciale come ‘Honoring Cinema Masters’, una festa speciale del talento italiano nell’anno del centenario della nascita del maestro Francesco Rosi, a cui dedichiamo l’evento, e del genio Pier Paolo Pasolini. La missione del nostro festival, fondato da Pascal Vicedomini con i compianti maestri ed amici Lina Wertmuller e Gillo Pontecorvo, è promuovere un ponte culturale tra l’Italia e gli Usa che coinvolga la nostra industria cinematografica dando opportunità alle giovani generazioni.»
Riccardo Lo Re