via Krupp

L’incanto di via Krupp

La storia di una delle strade più famose al mondo: i suoi tornanti incastonati nella roccia collegano i Giardini di Augusto con Torre Saracena 

È senza ombra di dubbio un capolavoro tutto da ammirare: via Krupp è il mito dell’isola di Capri contenuto in ognuna delle sue otto curve costruite per volere dell’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp agli inizi del Novecento. 

Il sentiero verso il mare

Si narra che Friedrich Alfred Krupp decise di acquistare una grossa proprietà terriera che si estendeva tra la Certosa di San Giacomo e il Castiglione per costruirvi una strada in grado di condurlo – più velocemente rispetto a via Mulo – alla sua barca, il Puritain, ormeggiata nella baia di Marina Piccola. Al tempo, infatti, egli risiedeva stabilmente in una delle suite con quattro eleganti stanze del Grand Hotel Quisisana, che divennero il buen retiro caprese del magnate tedesco che non ebbe mai una villa sull’isola delle sirene. Era il 1899, quando Krupp propose ufficialmente al sindaco Federico Serena la realizzazione della strada, facendo presente sia la futura importanza dal punto di vista turistico che la sua utilità, e mettendo a disposizione i fondi per sua la costruzione. Il 28 maggio dello stesso anno il consiglio comunale di Capri discusse e approvò la proposta dell’imprenditore tedesco: alcuni politici dimostrarono perplessità ma il primo cittadino fu dalla parte di Krupp, sottolineando che «la via sarebbe anche servita «da comoda passeggiata invernale».

via Krupp

I lavori

Il progetto per la costruzione di via Krupp fu affidato all’architetto napoletano Emilio Mäyer: la roccia viva fu tagliata per 1 chilometro, 346 metri e 60 centimetri e i lavori terminarono nella primavera del 1902. Krupp, premiato dalla comunità isolana con il conferimento della cittadinanza onoraria  per esprimere «un attestato di perenne gratitudine», acquistò la Grotta di Fra’ Felice, un piccolo rifugio nella roccia che divenne una casetta a due piani, accessibile da una scalinata posta all’altezza di uno dei tornanti della tortuosa stradina. Durante la Prima guerra mondiale, la strada e i giardini vennero ribattezzati in onore di Augusto per dimenticare la «potenza distruttrice delle artiglierie». Soltanto nel 1961, la stradina nella roccia tornò a essere ufficialmente via Krupp. 

Le chiusure 

Negli anni Settanta la via per Marina Piccola iniziò a essere interessata da frane e smottamenti. Nel 1976, la caduta di un masso danneggiò il percorso e convinse le autorità a chiuderla definitivamente. Il suo mito, però, non cessò. Fu necessario costruire muretti e cancelli per evitare che turisti e isolani continuassero a percorrerla. Dopo un primo tentativo fallito nel 1994, via Krupp fu riaperta nel 2008 dopo un lavoro di restyling e bonifica del costone roccioso finanziato dalla Regione Campania per oltre 7 milioni di euro. «Via Krupp» – disse il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenuto alla cerimonia di riapertura – «è un magnifico unico, in un’isola, Capri, che è essa stessa un unico senza possibilità di confronto nel mondo che pure è pieno di cose belle.» Nel febbraio 2009, il costone tornò a franare e distrusse la Grotta di Fra’ Felice. Il 4 giugno del 2011, invece, massi di grosse dimensioni caddero sulla parte finale della strada. 

via Krupp

Via Krupp oggi 

Chiusa definitivamente nel 2014, la strada nella roccia è al centro di un progetto di recupero che potrebbe donarla nuovamente alla comunità. Dalle meravigliose terrazze dei Giardini di Augusto è possibile ammirarla dall’alto con le sue otto curve e il mare blu mozzafiato che fa da contrasto. 

Adele Fiorentino

Credit: Costantino Esposito