Tra questi scorci capresi la giovane attrice interpreta una commedia leggera e divertente di Melville Shavelson, dal titolo americano It started in Naples
Con Sophia Loren la baia di Napoli si spostò magicamente sull’isola di Capri. Sono gli anni Sessanta e l’Italia è più bella che mai: superato il periodo della guerra è arrivato quello della rinascita e le città hanno finalmente ripreso la loro vita, accogliendo calorosamente visitatori da dentro e fuori la penisola.
È proprio questa nuova bellezza che sposta le attenzioni di molti registi sui paesaggi italiani tra cui proprio l’isola di Capri, che dagli Anni Cinquanta è meta di numerose star internazionali tra cui Greta Garbo, Liz Taylor, Rita Hayworth, Brigitte Bardot e molti altri. E Capri è anche setting di diversi film con celebrità internazionali e nostrane che qui danno il meglio di loro e che contribuiscono alla fama dell’isola, alimentandone il mito di luogo dalla bellezza e dall’atmosfera uniche. Tra loro c’è anche la splendida Sophia Loren che proprio tra questi scorci gira La Baia di Napoli, una leggerissima e divertente commedia di Melville Shavelson conosciuto negli USA con il titolo di It started in Naples.
Alla fine delle riprese il successo della pellicola non tarda ad arrivare. I paesaggi unici tra mare e città e un cast d’eccezione formato dalla Loren, Clark Gable e Vittorio de Sica conquistano subito la critica con una storia d’amore per cui proprio Capri si dimostra ancora una volta essere il set perfetto. La Baia di Napoli, del resto, ha ancora oggi lasciato un segno indelebile sull’isola di Capri. La casa dove risiedeva il personaggio di Sophia Loren da location è diventata un elegante B&B che ha scelto come nome lo stesso titolo della celebre pellicola. Qui il turista può davvero sentirsi parte di un sogno a occhi aperti, perché tutto l’ambiente trasmette ancora oggi quella leggerezza che si percepisce durante la visione del film.
Sophia Loren, un talento impareggiabile
Al momento dell’uscita del film nel 1960, la carriera della Loren era già lanciata e l’attrice – che festeggia i 25 anni durante le riprese a Capri l’estate prima – stava già collaborando a produzioni hollywoodiane e italiane da tempo. Classe 1934, la Loren nasce a Roma e già durante la giovinezza muove i primi passi nel mondo dello spettacolo. Dopo la vittoria a un concorso di bellezza a soli 15 anni, infatti, inizia a fare la comparsa in numerosi film italiani fino a quando, negli anni Cinquanta, collabora per produzioni italiane ed estere come Pane, amore e… o La Baia di Napoli.
Nel corso della sua carriera l’attrice ha la possibilità di lavorare insieme a registi del calibro di Vittorio de Sica, Charlie Chaplin, Martin Ritt, Mario Monicelli ed Ettore Scola e di recitare insieme ad attori quali Marlon Brando, Clark Gable, Marcello Mastroianni, Cary Grant e molti altri.
Saranno la sua naturale bravura nella recitazione unita al fascino unico e inimitabile, a farle guadagnare i favori della critica al punto che riceverà negli anni diversi riconoscimenti importanti tra cui due premi Oscar, un Leone d’Oro, cinque Golden Globe, un Grammy Award, un Prix al Festival di Cannes, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, dieci premi David di Donatello e, tra i tanti altri, anche la sua personale stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Ne La Baia di Napoli la Loren da ancora una volta il meglio di sé: accompagnata spesso dalle musiche del club dove il personaggio di Lucia lavora o dai bellissimi sfondi delle coste capresi, si muove con disinvoltura come se a Capri vi fosse nata davvero, mostrando a Michael come quella vita possa essere altrettanto ricca di soddisfazioni e fascino. Iconica a questo proposito la scena in cui lei canta Tu vuò fà l’americano e Carina catturando l’attenzione e dimostrando ancora una volta la sua sconfinata bravura recitativa e quella passione che durante gli anni l’hanno portata al suo straordinario successo.
Ed ecco che accanto a leisi mostrano anche altri due insuperabili attori dell’epoca: l’affascinante Clarke Gable celebre per il ruolo di Rhett Butler nel film Via col vento che impersona l’americano Michael Hamilton e il magistrale Vittorio de Sica nei panni dell’avvocato Mario Vitale, spalla insostituibile di entrambi i protagonisti. Il trio diventa così il centro della vicenda e la arricchisce, minuto per minuto, di quella leggerezza e ironia che solo tre attori di questo calibro potevano regalare al pubblico.
La Baia di Napoli tra romanticismo e commedia
Come anticipa lo stesso titolo americano, tutto inizia da Napoli. Qua il facoltoso americano Michael Hamilton raggiunge dopo un lungo viaggio l’avvocato Mario Vitale per chiudere alcune pratiche relative alla morte accidentale del fratello e quindi ritornare a Philadelphia, dove lo aspetta la sua futura moglie.
Il soggiorno di Michael che non aveva più contatti con suo fratello da un decennio si prospetta tuttavia molto più lungo del previsto proprio per via della nuova vita che l’uomo si era fatto sull’isola. A Napoli, infatti, aveva sposato una donna fatalmente coinvolta insieme a lui nell’incidente e da cui ha avuto un figlio, Nando, rimasto così orfano a 8 anni e che adesso vive a Capri sotto le amorevoli cure di sua zia Lucia che non vuole rinunciare al bambino.
Ma Michael che non è avvezzo a questa vita così semplice, non vuole che suo nipote viva tra le stradine di Capri svolgendo piccoli lavori e non andando a scuola. Decide così di volerlo portare con sé negli USA e a tale scopo prolunga il suo soggiorno per educare il bambino a un nuovo stile di vita.
Mentre però il nostro protagonista lotta per avere la custodia del nipote e per conquistare le sue simpatie, deve inevitabilmente avvicinarsi al mondo del bambino e della sua bella e vivace zia Lucia. Sarà così che Michael arriverà a capire, tra ironici luoghi comuni e scorci sui bellissimi paesaggi capresi, che la vita semplice condotta dal piccolo Nando non ha niente da invidiare a quella di un uomo d’affari americano.
Il film venne accolto bene dalla critica. Semplice, divertente e romantico, fu apprezzato soprattutto per l’unione perfetta tra il cast d’eccezione e i paesaggi insuperabili della Capri degli Anni Sessanta.
Del resto, proprio la telecamera ci ricorda costantemente dove i nostri protagonisti si trovano con inquadrature pensate ad hoc per mettere in risalto la bellezza del luogo. Mentre Michael racconta la vita degli italiani e le giornate dei turisti suoi compatrioti quasi prendendosene gioco, ecco che le scene si susseguono una dopo l’altra con panorami mozzafiato sulle coste e splendidi scorci della cittadina e delle sue casette bianche.
Anche la Loren si muove tra queste stradine insieme a Michael e al piccolo Nando. Li vediamo spesso sotto una romantica alba al porto di Marina Grande dove si trova anche la casa di Lucia, in mezzo alla movida notturna della Piazzetta di Capri o dentro la Grotta Azzurra, mentre si tuffano dalla barca a remi per fare un bagno indisturbati.
Non mancano poi i maestosi Faraglioni, che sembra quasi assistano o prendano parte alle scene più celebri del film come il bacio alla stazione della funicolare o la sequenza in cui Michael e Nando passano con il motoscafo sotto il Faraglione di Mezzo e la sua apertura famosa in tutto il mondo.
E mentre la storia si sviluppa davanti agli occhi degli spettatori, saranno proprio questi panorami a conquistare ancora una volta l’attenzione del pubblico, raccontando non solo la storia dei due protagonisti ma anche i volti più affascinanti dell’isola a largo della Baia di Napoli.
Benedetta Piras