In spiaggia, a spasso nella storia e in giro per musei: cosa fare sull’isola delle sirene da novembre in poi
Capri d’inverno è bella e dannata. Bella perché l’isola, spoglia della folla di turisti tipica delle altre stagioni dell’anno, si mostra in tutta la sua straordinaria meraviglia. Dannata perché rischia di entrarti nel cuore e di non andare più via, stregandoti come ha fatto con artisti, letterati e imperatori. Cosa fare tra novembre e febbraio all’ombra dei Faraglioni? Presto detto. Capri d’inverno offre diversi spunti per vivere a stretto contatto con la natura e toccare con mano la storia e le tradizioni che l’hanno trasformata nell’isola del mito.
Un pranzo davanti al mare
Gli isolani lo dicono spesso: a Marina Piccola è sempre estate. La baia che si affascia sul versante sud dell’isola di Capri, anche durante i mesi invernali, diventa il luogo ideale per un tuffo fuori programma. Basta qualche raggio di sole e anche i meno temerari troveranno il coraggio per buttarsi in acqua (o almeno provarci). Passeggiare sui ciottoli, ammirare i Faraglioni, lasciarsi scaldare dal sole in totale relax in compagnia di un libro e magari di un buon panino condito alla maniera caprese. Un’esperienza da non perdere!
In giro per dimore
Chi viene a Capri d’inverno ha la giusta predisposizione per conoscerne di più sull’isola delle sirene. Ecco perché non può rinunciare ad avventurarsi nel quartiere di Tiberio per visitare gli scavi archeologici di Villa Jovis e la casa-museo del barone Fersen. Qui – dopo una passeggiata nelle zone alte della Città di Capri – vi troverete di fronte ad un connubio vincente. Storia e natura, insieme, vi toglieranno il fiato: dai resti della residenza dell’imperatore Tiberio, che dominano l’omonimo monte, a Villa Lysis, la dimora in stile liberty consacrata all’amore e al dolore del dandy francese. Lungo la strada fermatevi ad ammirare anche le ville dell’Ottocento: Villa Sarah, Villa La Schiava e Villa Moneta.
Al sole di Tragara
Prima del tramonto non perdete l’occasione di spingervi fino al belvedere che si affaccia sui Faraglioni per toccare – quasi con mano – i simboli dell’isola di Capri. Qui a dominare la piccola piazzola con le panchine vista mare che spazia fino alla Punta di Mulo, potrete godere di un momento di pace in totale relax sotto i raggi del sole tiepido invernale. Ci si arriva dopo una breve passeggiata che parte dalla piazzetta, supera le boutique firmate e continua lungo un viale alberato dove un tempo sorgevano le case costruite dai forestieri venuti a svernare qui tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo. Chi ha ancora voglia di camminare può proseguire lungo il sentiero del Pizzolungo o raggiungere i Faraglioni, seguendo le indicazioni per il beach club La Fontelina.
Nel comune di sopra
In appena dieci minuti, in bus o taxi, è possibile raggiungere la deliziosa Anacapri dove concedersi un giro di shopping e portare a casa prodotti locali e souvenir. Partite da piazza Vittoria e inoltratevi lungo via Giuseppe Orlandi, la stradina principale costellata di botteghe, bar e negozi. Tra capi di lino, ceramiche fatte a mano e graziosi souvenir, fate incetta di ricordi caprese da portare con voi in città.
E se piove?
Non basterà certo un giorno di pioggia a rovinare le vostre giornate capresi. Andate dritti alla Certosa di San Giacomo per ammirare i meravigliosi chiostri e il Museo Diefenbach con le tele dipinte dall’eclettico pittore naturalista tedesco degli inizi del Novecento. E poi tornate in piazzetta e fermatevi al Museo Cerio del Centro Caprense: in mostra ci sono oltre 20mila reperti recuperati da Ignazio Cerio che raccontano la storia dell’isola di Capri dal punto di vista storico e naturalistico. Lucertola azzurra, compresa.
Francesco Tivoli
Credit: Costantino Esposito