cosa si mangia a Capri

Cosa mangiare sull’isola? I piatti da non perdere

La guida completa per conoscere il meglio della cucina caprese, dagli antipasti ai prelibati dessert. Buon appetito 

Il mare, la terra… ma anche la cucina si difende davvero bene qui sull’isola di Capri. La fortuna di avere così tanta ricchezza gastronomica spinge qualunque turista a provare di tutto. E di ragione ne ha da vendere. Arrivare qui è già una conquista, un luogo esclusivo per chi cerca una vacanza diversa dalle altre. Le passeggiate per le vie del centro di Anacapri e Capri, la lunga traversata in seggiovia che porta fino alla vetta del Monte Solaro, le salite – rigorosamente a piedi – per raggiungere i quartieri alti stimoleranno il vostro appetito. Scopriamo insieme cosa si mangia a Capri, partendo con i piatti da non perdere.

Ravioli capresi

Non si può cominciare questo breve tour senza citare per primi i ravioli capresi. Un piatto dal sapore antico, che ha viaggiato in lungo e in largo fino ad arrivare a Capri, trasformandosi in un primo davvero unico, a cominciare dall’impasto. Il raviolo è, infatti, privo di uova ma ciò non vuol dire che non siano presenti nel ripieno, insieme ad altri ingredienti sublimi come la caciotta, il parmigiano e la maggiorana. Da condire con sugo di pomodoro fresco, ma sono ottimi anche nella versione burro e salvia oppure fritti. A te la scelta. 

Insalata caprese

Pranzo leggero? Allora la soluzione è il piatto tricolore per eccellenza, la caprese. Non il dessert, sia chiaro. Di questo ne parleremo tra poco. Ma di quella sostanziosa creazione che ha fatto il giro del mondo. Perché a volte la bellezza sta nella sua semplicità. Una legge che qui si presenta in quattro ingredienti: pomodori, mozzarella, basilico e un goccio di olio extravergine di oliva.  

Chiummenzana

Gli spaghetti alla Chiummenzana sono il primo che un turista deve per forza assaggiare. Questo sugo si dice che sia nato grazie all’inventiva di alcuni pescatori. Dopo i lunghi viaggi in mari, la chiummenza si è trovata a dover mettere insieme prodotti freschi per creare un piatto abbondante in attesa di tornare in barca. Un tocco di pomodoro, aglio, olio e origano e la storia è servita proprio sulla vostra tavola.    

Chiummenzana
caprese

Totani e patate

Il piatto in questione riesce a unire i due volti di un’isola circondata da un mare meraviglioso, che, allo stesso tempo, possiede una terra fertile e rigogliosa. Totani e patate riesce a creare un equilibrio nelle tradizioni (l’agricoltura e la pesca) e nei sapori, restituendo un piatto semplice ma completo.  

Pezzogna all’acqua pazza

Non ci si sposta molto dal mare. Chi è alla ricerca di un piatto saporito, deve scegliere per forza la Pezzogna all’acqua pazza. Le ragioni sono infinite. Il pesce del Golfo di Napoli. Gli ingredienti tipicamente mediterranei. E il procedimento di cottura, che è qualcosa di davvero esclusivo. La tecnica risale al 1800 e consiste nel preparare il pesce cuocendolo con acqua, sale, aglio, olio e pomodori. Quasi alla fine della cottura si aggiunge un ciuffo di prezzemolo per impreziosire il sapore di questa portata tipica caprese.

Alici marinate

Prima del dessert, una piccola parentesi va concessa ad un altro secondo da provare: le alici marinate. Il gusto particolare di questo piatto nasce da una ricetta che utilizza un metodo originario dell’antica Grecia. La tecnica della marinatura prevede di inserire il prodotto (in questo caso il pesce) in un composto liquido acido (aceto o succo di limone). A questo va aggiunto un po’ di olio e alcune spazio per incrementare il sapore. Al resto, ci pensano le alici. 

Torta caprese

E ora, dulcis in fundo, è arrivato il momento del dessert. Un piatto che, a dire la verità, è nato da un “piccolissimo” errore. Lo chef Carmine Di Fiore nel 1920 dimenticò di aggiungere la farina. Tornare indietro era impossibile ma in realtà si deve davvero ringraziare quella leggera disattenzione per aver dato vita a uno dei prodotti più rappresentativi della cucina caprese, croccante ma con un cuore soffice a base di cioccolato, uova e mandorle. 

Limoni & Liquore

Già che siamo in ballo, balliamo. Un goccio di liquore al limone è quel che ci vuole per chiudere il cerchio. Un distillato preparato ancora oggi seguendo le antiche ricette della tradizione iniziata in una pensione di Anacapri con Vincenza Canale. Gli ospiti già allora cominciarono ad amarlo e, ben presto, divenne il simbolo dell’isola di Capri, illuminato dal sole dello stesso colore dei limoni. Ora che hai scoperto cosa si mangia a Capri, sei obbligato a venire. Non ci sono più scuse. 

Riccardo Lo Re