A trent’anni dalla morte dello scrittore inglese esce una biografia che racconta la sua vita caprese: a Villa Il Rosaio con Catherine Walston
Hanno lo stesso cognome ma tra loro non c’è nessuna parentela. Richard e Graham Greene sono, però, legati da un filo conduttore che termina sull’isola di Capri: Richard è, infatti, l’autore di Roulette russa. La vita e il tempo di Graham Greene. Una biografia avvincente della vita straordinaria del grande scrittore inglese che trascorse trent’anni nel suo buen retiro anacaprese.
Una vita da romanzo
«Finalmente Graham Greene ha un biografo alla sua altezza», ha scritto l’Evening Standard. «Tomo notevole, che implica con rigorosa maestria il dominio letterario e vitale di un monumento della narrativa, autore di atavici, surreali e premonitori capolavori come Il nostro agente all’Avana, Il potere e la gloria e Un americano tranquillo», gli ha fatto ecco Antonello Guerrera su Robinson – La Repubblica. Il libro di Richard Greene è un capolavoro che narra i vari volti dello scrittore inglese amatissimo da Sciascia, Dürrenmatt, le Carré, McEwan. C’è il Greene bambino bullizzato, l’universitario licenzioso, il viaggiatore, l’amico di Fidel e l’amante di mille donne, marito di una donna dalla quale non può divorziare e affetto da un disturbo bipolare. E poi ancora c’è il Graham Greene in carriera: romanziere, editore, sceneggiatore e critico cinematografico, ma anche agente dei servizi segreti e amico di Kim Philby. Il tutto trova posto nel lavoro biografico firmato da Richard Greene in cui contraddizioni e personalità della penna de Il Fattore umano vivono in simbiosi e sono documentate da migliaia di lettere e documenti recentemente venuti alla luce.
Una spia inglese bigama
Greene ha sempre sottolineato come il suo disturbo avesse influenzato la sua vita privata. Nel 1927 sposò Vivien Dayrell-Browning, dalla quale ebbe due figli Lucy e Francis. La tradisce prima con Dorothy Glover e poi con Catherine Walston, una liason d’amore intensa e tormentata che ispirò il libro Fine di una storia, scritto proprio nei suoi anni sull’isola. Nel 1948 trova un rimedio alle sue pene: acquista Il Rosaio, la villetta anacaprese di Edwin Cerio. Èqui che si rifugia con Catherine, che – nonostante tutto – resterà sempre sposata con Harry Walston, un funzionario inglese nominato pari a vita.
La parentesi caprese
La fine della relazione conCatherine e l’amore per Capri sono una costante in quegli anni per lo scrittore britannico. «Io conosco la magia di Monte Solaro» – dichiarò Graham, parlando dell’isola quando, nel 1978, gli fu conferita la cittadinanza onoraria anacaprese – «tutti i miei libri degli ultimi trent’anni risentono di questa influenza. Qui ad Anacapri, in quattro settimane, compio il lavoro per il quale impiegherei sei mesi altrove.» Una magia che prima di lui aveva già ispirato Compton Mackenzie, Ottorino Respighi, Claude Debussy e Francis Brett Young, che hanno in comune con Greene i soggiorni a Il Rosaio. Il luogo in cui, dal 1949 al 1980, lo scrittore scrisse – almeno in parte – tutti i suoi romanzi.
Adele Fiorentino