Per gli appassionati di storia ecco un itinerario nei luoghi più interessanti dell’isola per scoprire antichi aneddoti e usanze popolari di un tempo
L’isola di Capri non è soltanto il luogo perfetto dove fare un tuffo nel mare cristallino e godersi un po’ di sano relax al sole. Chi è alla ricerca della vera essenza della terra delle sirene, esplorandone la storia e i suoi segreti, non può mancare una giornata tra i principali musei capresi: Villa San Michele e Casa Rossa, situati nella parte alta dell’isola, Anacapri, passando per il Centro Caprense Ignazio Cerio e la Certosa di San Giacomo, a pochi passi dalla famosa piazzetta.
Villa San Michele
Una delle principali attrazioni turistiche dell’isola di Capri è proprio Villa San Michele, fatta costruire intorno alla fine dell’Ottocento dal noto medico e scrittore svedese Axel Munthe, sulle rovine di una cappella antichissima risalente al X secolo. Oggi la villa ospita un’ampia collezione di oggetti d’arte di epoca egiziana, etrusca e romana: dalle sculture ai sarcofagi, fino a bassorilievi, mosaici e iscrizioni. Tra questi, anche alcuni resti di un’antica villa romana, rinvenuti durante i lavori di restauro del museo. Tra le opere più importanti custodite all’interno della casa-museo anacaprese non si può non citare la sfinge, affacciata verso il Golfo di Napoli, realizzata più di 3.200 anni fa. Per raggiungere il museo partendo da Capri, occorre prendere l’autobus diretto a Anacapri, scendere poi alla fermata principale, Piazza Vittoria, salire le scale e proseguire verso il viale alberato sulla sinistra.

Casa Rossa
Situata nel centro storico del comune di sopra, in via Giuseppe Orlandi, la Casa Rossa rappresenta uno dei monumenti storici più interessanti dell’isola di Capri. L’edificio fu costruito durante la seconda metà dell’Ottocento, tra il 1876 e il 1899, nei pressi di un’antica torre quattrocentesca, su volere del colonnello americano John Clay MacKowen. Appena terminati i lavori, la villa fu immediatamente arricchita dal capitano con oggetti di valore storico e reperti archeologici che venivano ritrovati durante alcuni rilievi sull’isola. Qui, tra le altre cose, sono conservate anche le tre sculture romane ritrovate lungo il fondale marino della Grotta Azzurra negli anni 1964 e 1974. Inoltre, all’interno del museo della Casa Rossa, dal 2003 è possibile ammirare la mostra L’Isola dipinta: viaggio pittorico a Capri ed Anacapri tra Ottocento e Novecento, con le opere più belle raffiguranti i principali luoghi capresi, raccolte dai fratelli Raskovìch. Si tratta di un vero e proprio viaggio culturale reso possibile da trentuno tele realizzate da maestri italiani e stranieri: da Barrett a Carelli fino a Carabain.

Centro Caprense Ignazio Cerio
A pochi passi dalla Piazzetta di Capri, si trova l’edificio storico del Centro Caprense, luogo in cui il medico italiano Ignazio Cerio raccolse circa ventimila reperti, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Nel 2000 fu riaperto il museo, attualmente organizzato in quattro sale tematiche. La prima area, dedicata alla geologia e alla paleontologia, permette al visitatore di esplorare l’origine dell’isola, osservando organismi fossili che risalgono a circa 190 milioni di anni fa, fino alla fauna del Quisisana, una ricca testimonianza della presenza dei mammiferi intorno a 300mila anni fa.
Nella sala incentrata su preistoria e protostoria, invece, è possibile ammirare manufatti preistorici del periodo compreso tra il Paleolitico e l’età dei Metalli.
La terza area di archeologia classica, invece, è quella che custodisce i reperti provenienti dall’isola di Capri del I secolo d.C., ovvero durante l’età imperiale.
Infine, per gli amanti della natura, l’ultima sala destinata alla biologia contiene i resti di organismi marini, animali e terrestri, tra i quali figura anche l’esemplare della lucertola azzurra, tipica dei Faraglioni.

Certosa di San Giacomo
Nei pressi del centro storico di Capri è situato il monastero più antico dell’isola, edificato nel 1371: la Certosa di San Giacomo. Questo monumento realizzato su volontà del conte Giacomo Arcucci, oggi rappresenta la sede del museo intitolato al pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, importante esponente della pittura simbolistica europea, il quale morì proprio sull’isola nell’anno 1913. Inoltre, la Certosa di San Giacomo ospita spesso mostre di arte, di cultura e di fotografia, in particolare nelle sale del Priore. Gli esterni, invece, durante la stagione estiva diventano di frequente protagonisti di grandi eventi, spettacoli dal vivo e concerti.
Viviana Vitale
Credit: Costantino Esposito