Grotta Azzurra - Kaos Produzioni

Il ninfeo imperiale di Anacapri in un racconto multimediale

Negli spazi espositivi della casa-museo che fu del colonnello John Clay MacKowen andrà in scena il mito della Grotta Azzurra   

«Dalla Grotta Azzurra ad Anacapri» è questo il titolo del progetto multimediale fortemente voluto dal comune di Anacapri, in collaborazione e sotto la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, e curato da Kaos Produzioni – diretta da Stefano Gargiulo – che vedrà la luce entro l’estate. Al centro la storia delle statue della Grotta Azzurra e la ricostruzione degli ambienti, con un unico scopo: la valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico anacaprese. «Tale percorso si inquadra in un’ottica di attenta e continua valorizzazione del patrimonio archeologico e architettonico anacaprese» – si legge nella nota del comune di sopra – «e si compone di strumenti digitali ed audiovisivi che restituiranno ai visitatori del museo un’esperienza unica nel suo genere, arricchita anche da storie e aneddoti legati ad Anacapri, dalla riscoperta della Grotta Azzurra agli inizi dell’Ottocento al recupero delle sue statue negli anni Sessanta del Novecento.»

Da Kopish a oggi

Il progetto è incentrato su un racconto che riporterà in vita il patrimonio immateriale dell’isola: dalle statue ritrovate nei fondali della Grotta Azzurra alla storia millenaria dell’antro, indiscutibile simbolo dell’isola delle sirene, scoperto – dopo anni di diffidenza e leggende – nel 1826 da August Kopisch. Fu proprio grazie all’intraprendenza del giovane pittore tedesco – che sfidò la malasorte insieme all’amico Ernst Fries e a un gruppo di isolani – che il mondo scoprì una maraviglia

«Scopersi la Grotta la quale una timorosa superstizione per molti secoli impedì di visitare […]

«L’acqua mi rimaneva sempre maravigliosa, e se l’onde si fermavano un poco, mi sentivo le vertigini, come se nuotassi in un insondabile cielo azzurro» – scrive  Kopisch nel libro in cui racconta la sua impresa – «un’ansiosa estasi mi faceva tremare, ed io gridai ai miei compagni: vi giuro ch’è una cosa bella! Venite, venite! Anche se nella grotta non c’è altro che quest’acqua celeste, rimane sempre una maraviglia del mondo!» 

Il viaggio virtuale

Il viaggio virtuale partirà col racconto della storia della storia della Casa Rossa e del suo proprietario, il colonnello americano John Clay MacKowen che ebbe un ruolo di primo piano negli scavi della villa romana di Gradola per concludersi con una vera e propria immersione nella Grotta Azzurra: un gioco di immagini, luci e suoni condurrà il visitatore all’interno del duomo azzurro dove troverà esposte – verosimilmente a come erano sistemate nel ninfeo marittimo in epoca romana- tre statue di Giovane Tritone e una statua del dio Poseidone, recuperate nei fondali anacapresi negli anni Sessanta. 

Adele Fiorentino

Credit: Kaos Produzioni – Comune di Anacapri