La scoperta vent’anni fa nei fondali di ponente: un pezzo di storia risalente ai primi anni dell’Ottocento
La scoperta della carronata inglese rappresenta uno dei ritrovamenti subacquei più interessanti avvenuti sull’isola di Capri. Immergersi nelle acque capresi, infatti, ha più volte offerto l’occasione ai sommozzatori di esplorare antichi oggetti dal grande valore storico, custoditi gelosamente dal mare.
La scoperta della carronata
Durante l’estate del 2000, in compagnia di due subacquei capresi, Mario Vacca e Marco Sica, il presidente dell’associazione Sub Capri, Vasco Fronzoni, fece una scoperta sensazionale proprio nelle acque capresi. L’avvocato appassionato di immersioni subacquee ricorda l’impresa: «a quasi 20 metri di profondità, sul fondale di ponente dell’isola di Capri, nella località chiamata Tombosiello, trovammo una carronata, un pezzo di artiglieria navale. Inizialmente non fu subito chiara la datazione, ma in seguito a diverse ricerche bibliografiche e a un’attenta analisi del reperto, capimmo che si trattava di un cannone legato alla conquista di Capri da parte dell’esercito franco-napoletano.» Effettivamente, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, le carronate rappresentavano uno degli strumenti di artiglieria maggiormente utilizzati, in quanto più leggeri e gestibili rispetto ai vecchi cannoni navali: per questo, erano particolarmente indicate per i combattimenti ravvicinati.
La storia del cannone
Sulla culatta del cannone ritrovato sul fondale caprese è stato possibile rintracciare alcune preziose informazioni legate al nome dell’azienda fabbricante, la scozzese Carron Company, oltre che la data di fusione dell’arma, il 1798. Fu quindi determinato che le origini della carronata inglese risalgono a una delle vittorie napoleoniche evocate sull’Arco di Trionfo di Parigi, la battaglia compiuta sull’isola di Capri nel 1808. «Molto probabilmente» – sottolinea Fronzoni – «il cannone che abbiamo ritrovato è proprio quello menzionato all’interno di una lettera del comandante inglese di Anacapri, Richard Church, indirizzata al Governatore di Capri, Sir Hudson Lowe, datata 5 ottobre 1808. Nel messaggio, infatti, Church affermava di essere stato costretto a gettare in mare la carronata che proteggeva la postazione militare, per potersi ritirare, a causa dello sbarco dell’esercito nemico.»
La Casa Rossa, custode della carronata
La scoperta del cannone inglese risalente all’episodio bellico avvenuto nel 1808 ha riscosso fin da subito grande entusiasmo e soddisfazione da parte dei comuni isolani e degli stessi abitanti del posto. Infatti, in occasione del bicentenario della guerra, fu organizzato nei pressi del fortino del Tombosiello, un evento per ricordare la battaglia tra l’esercito franco-napoletano di Re Gioacchino Murat e quello inglese comandato dal colonnello Lowe, a cui presero parte anche il console francese e altre figure di spicco. Oggi, la carronata è conservata presso la Casa Rossa di Anacapri, rappresentando l’unico pezzo esistente di quello scontro napoleonico.
Viviana Vitale
Credit: Foto di Vasco Fronzoni