I Fortini di Anacapri, acquisiti a patrimonio del comune, al centro di un piano di valorizzazione per la promozione di un turismo culturale e sostenibile
Pino, Mesola e Orrico sono stati costruiti nell’Ottocento per proteggere la comunità dagli attacchi dei saraceni. Insieme rappresentano la rocca difensiva dell’isola di Capri, delle vere e proprie postazioni militari dove veniva conservata l’artiglieria. Situati sulla costa occidentale, nel comune di Anacapri, oggi creano uno dei percorsi di trekking più belli. A metà tra storia e natura.
I Fortini Borbonici
Alle più famose fortificazioni di Pino, Mesola e Orrico si aggiunge il fortino del Tombosiello, di dimensioni più ridotte e dalla struttura conica. Pino è quello più grande, situato a 40 metri sopra il livello del mare, dotato di casermetta e cisterna per l’approvvigionamento dell’acqua. Una scalinata collega il Passo della Capra a Mesola, con le sue meravigliose insenature e la natura rigogliosa: qui potete approfittare e fermarvi per fare una nuotata nelle acque azzurre di Anacapri. Il Fortino di Orrico, invece, è ricordato negli annali della storia di Capri per l’attacco subito da Gioacchino Murat nel 1808. Da qui si arriva agilmente fino alla Grotta Azzurra e alle terrazze sul mare di Gradola.
Dal demanio al comune
È pronto un piano di valorizzazione per i Fortini di Mesola e Orrico, passati, lo scorso agosto, dall’Agenzia del Demanio al Comune di Anacapri, grazie alla procedura di Federalismo Demaniale Culturale. Dopo un anno di lavoro, la firma dell’atto segna l’inizio di un nuovo capitolo per le fortificazioni isolane, fortemente voluto dall’Assessore al Turismo e Cultura di Anacapri, la professoressa Manuela Schiano, che ha curato il piano di valorizzazione in cui è stata ricostruita la storia dei Fortini e sono state indicate le iniziative di valorizzazione che il comune avrebbe intrapreso in seguito alla trasmissione dei beni.

Turismo culturale e sostenibile
«L’acquisizione dei Fortini al patrimonio dell’ente» – si legge in una nota – «rappresenta un passo importante di un percorso già intrapreso negli anni dall’amministrazione del Comune di Anacapri, che va nella direzione della valorizzazione dei beni culturali a beneficio dei cittadini e dei turisti. L’obiettivo principale del piano di valorizzazione sarà quello di una maggiore fruizione pubblica dei beni, sia come parte del percorso dei sentieri borbonici, di eccezionale pregio ambientale oltre che storico, evidenziando la peculiarità di Mesola e di tutta la penisola del Campetiello, così come quello di Orrico, sia come location di eventi di alto profilo culturale e attività per le scuole. Il tutto nell’ottica di rilancio, per Anacapri, di un turismo culturale e sostenibile».
Istruzioni per l’uso
Per andare alla scoperta dei Fortini anacapresi esistono due opzioni: partire dalla Grotta Azzurra e percorrere il sentiero fino al Faro di Punta Carena o viceversa. Ci si impiegano dalle tre alle cinque ore: è necessario indossare un abbigliamento comodo, con scarpe basse e abiti leggeri, e portare con sé una scorta di acqua e cibo, oltre al costume da bagno per concedersi un tuffo fuori programma.
Augusto Cattaneo