Centro Caprense Ignazio Cerio

Le Giornate FAI di Primavera, i siti dell’isola di Capri

Dal 26 al 27 marzo ben 700 luoghi saranno aperti al pubblico. Due di questi si trovano sull’isola azzurra: il Centro Caprense Ignazio Cerio e il Cimitero acattolico

Sul sito del FAI è presente una frase che descrive perfettamente l’importanza del nostro legame con la storia: «il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo». Una frase che oggi, più che mai, assume un significato ancora più profondo se si pensa al suo ruolo nella società moderna. Guardare al passato spesso serve per decifrare il futuro, imparando non solo dagli errori, ma anche dalle scelte positive che hanno portato allo sviluppo di un determinato territorio. E conoscere resta l’unico modo per crescere e diventare migliori. Le Giornate FAI di Primavera ha sostenuto questa filosofia per trent’anni. Con dei dati stupefacenti che mostrano gli effetti delle sue iniziative in tutta Italia: più di 14 mila luoghi, più di 11 milioni di visitatori; e non per ultimi i 145 mila volontari e 330 mila studenti che hanno permesso a questa macchina culturale di procedere spedita verso nuovi eventi. 

Fai e Capri, binomio di bellezza

Il patrimonio artistico e naturale è ciò che definisce l’identità di un Paese. Vale per l’Italia, e i suoi 700 luoghi sparsi in oltre 400 città nazionali. E coincide senza dubbio con i progetti portati avanti in questi anni dall’isola di Capri, che in uno spazio così concentrato è presente la storia nelle sue diverse accezioni antiche e moderne. Con il FAI sono stati molti gli appuntamenti studiati per riportare centralità ad alcuni luoghi davvero imperdibili. Lo scorso anno, dal 16 al 17 ottobre, i più fortunati hanno potuto visitare Lo Studio di Tragara, considerata una delle ville storiche di Capri, realizzata da Giorgio Cerio e dalla moglie Mabel Norman.

Gli appuntamenti di primavera

Per questa occasione saranno invece due i monumenti accessibili al pubblico che parteciperà a Le Giornate FAI di Primavera: il Centro Caprense Ignazio Cerio e il Cimitero acattolico di Capri. Due punti imperdibili nelle giornate del 26 e 27 marzo, ma che possono essere comunque visitabili in ogni momento. Nel centro storico si trova infatti una delle strutture più antiche presenti sull’isola, vicina al punto dove risplende tutta la vita mondana: la Piazzetta. Il sito si trova all’interno del Palazzo Arcucci,  terminato verso la fine del XIV secolo da Giacomo Arcucci, per poi essere alla fine acquistato da Ignazio Cerio attorno al 1868. Verso la fine degli anni ’40 del Novecento, Mabel Norman, la nuora, decise di conservare tutto il patrimonio storico presente nelle collezioni raccolte sin qui. Durante il percorso si avrà modo   di approfondire le biografie e le gesta Ignazio Cerio, accompagnate da alcuni aneddoti sul geologo Francesco Bassani e lo storico dell’arte Giovanni Stepanow.

Durante le Giornate FAI di Primavera al Cimitero acattolico il pubblico, grazie al Forum Dei Giovani dell’isola di Capri, verrà invece deliziato da uno spettacolo teatrale davvero unico, dove a prendere via saranno le figure che più di ogni altro hanno contribuito ad arricchire il patrimonio caprese, da Charles C. Coleman, Norman Douglas, fino a George Hayward e Jakob von Uexkül.

Riccardo Lo Re

Credits: Costantino Esposito