Da più di 60 anni è in cima alla lista delle vacanze di primavera, quando l’isola di Capri comincia ad esporsi ai turisti di tutto il mondo
La primavera è una delle stagioni più intense dell’anno. I primi germogli della sua bellezza si presentano agli occhi del pubblico in uno spettacolo di straordinari colori, che comincia i primi di marzo e si conclude con il gran finale estivo. Se c’è una meta che va assolutamente visitata durante la stagione dei fiori è senza dubbio l’isola di Capri, uno dei palcoscenici più ambiti per una vacanza che saprà conquistarti dall’inizio alla fine, intervallo compreso. C’è chi adora una toccata e fuga giornaliera e chi invece vuole compiere un vero e proprio viaggio itinerante immergendosi nel cuore dell’isola, tra le strade strette e gli angoli che ti tolgono il respiro, soprattutto se si è davanti a un mare che sa come attirare l’attenzione.
Capri, la quiete della primavera
Da quando è stata scoperta, nessuno l’ha più abbandonata. Del resto, è difficile rompere l’incantesimo dell’isola di Capri, diventata la meta più ambita dai turisti internazionali, affascinati da quel mondo così lontano e allo stesso tempo così vicino, data la fusione di diverse culture. La spinta al cambiamento è notevole all’intento delle strade capresi, con i venti di maestrale che sanno come portare aria fresca in un’isola sempre più matura e conscia dei suoi mezzi. Per questo, come afferma Helen Bruce Balwin in un articolo uscito sul New York Times nel 1958, è nei periodi più intensi come la primavera «che si è più in grado di assaporarne il fascino.» La piazzetta di Capri, per esempio, «pullula di umanità» in mezzo a quelle vie arabeggianti e quei negozi che hanno fatto la storia con i suoi prodotti artigianali, riconosciuti a livello mondiale. Quando si è fuori stagione, inoltre, si ha una delle più rare occasioni di rallentare il tempo, godendosi le visite ai monumenti più esclusivi dell’isola di Capri, come la Grotta Azzurra, il Faro di Punta Carena, o il sito archeologico di Villa Jovis.

Il viaggio d’andata, uno spettacolo a cielo aperto
C’è poi un altro discorso che molti sottovalutano ma che è invece centrale quando ci si affaccia per la prima volta sul porto di Napoli. Dagli anni Cinquanta molte cose sono cambiate, ma l’ebbrezza del viaggio in nave è il primo grande regalo per i turisti capresi. Avere da una parte il Vesuvio che sorveglia l’isola dall’altro lato del golfo è una sensazione che difficilmente si scorda, ma a venire colpiti sono le case che si espongono sul mare, come se fossero dei «nidi di falco» sorretti da dei rami rocciosi. Ci si chiede come sia possibile, e quale sia il segreto di queste costruzioni che si intravedono durante il viaggio. Solo quando ad accoglierti sarà Marina Grande l’isola comincia davvero a mostrarsi con tutto il suo stile, dagli edifici candidi a quelli più ribelli con colori che spaziando dal rosa al blu, rispecchiano il mare.

Lo shopping e la cucina
Quella descritta è sola la superficie dell’isola, che ancora deve esprimere il suo potenziale. Entrando nel cuore di Anacapri e Capri si avrà modo di conoscere una qualità di servizi invidiabile rispetto ad altre destinazioni, dagli hotel sontuosi ed eleganti, a una fitta rete di ristorazione che farà conoscere i prodotti tipici locali, come la pizza, deliziosa e immancabile, e i piatti autoctoni come la caprese, dolce o salata. E non si è ancora arrivati la carta dei vini, con il Capri DOC che si coniuga perfettamente a un menu che spazia dal sapore della pasta fatta in casa fino al pesce pregiato dell’isola. Dopodiché, non resta che proseguire il lungo percorso che porta verso le strade più raffinate di Capri, con le vetrine di alta moda allestite per presentare le ultime novità dell’anno.
Riccardo Lo Re