Anacapri Follicara Caprile

5 luoghi di Anacapri che conquisteranno il tuo cuore

Il centro storico con la sua main street racchiude tesori tutti da scoprire: dai musei ai negozietti da non perdere 

«Voglio che la mia casa sia aperta al sole, al vento e alla voce del mare, come un tempio greco, e luce, luce, luce dovunque!», con queste parole Axel Munthe racconta la sua Villa San Michele, uno dei simboli di Anacapri. Ecco una mini-guida per andare alla scoperta di cinque angoli imperdibili del comune di sopra, che fanno compagnia alla dimora del medico svedese in una hit davvero speciale.

Le Boffe

Il suggestivo quartiere anacaprese deve il suo sviluppo alla costruzione della Chiesa di Santa Sofia, tra il 1506 e il 1596. Nel dialetto locale, il termine boffe, che dà il nome a questa parte del cuore storico di Anacapri, sta per i piccoli gonfiori che si formano sotto la crosta del pane ma, in questo caso, potrebbe indicare i tetti a botte o a crociera delle tipiche case ciammurre. Un dedalo di vicoletti che si sviluppa alle spalle della strada principale con case piccole, candide, addossate e contraddistinte da nomi originali: la casa Arriviello, quella del carettiere o delvescovo, per citarne alcune. Il percorso più semplice per visitare questo caratteristico borgo è quello che parte da via Trieste e Trento.

I musei di via Orlandi 

Lungo la main street ci sono due tappe imperdibili per chi visita Anacapri: la chiesa di San Michele e la Casa Rossa. Con il pavimento in maiolica che raffigura il paradiso terrestre e la cacciata di Adamo e Eva, la piccola cappella di piazza San Nicola è uno dei luoghi preferiti dai turisti. La casa-museo del colonnello MacKowen, invece, spicca con il suo colore rosso pompeiano e conserva tre statue di epoca romana, rinvenute sui fondali della Grotta Azzurra nel 1975, e, nella pinacoteca, la collezione permanente L’Isola Dipinta di proprietà del comune di Anacapri.

La cappella della Madonna Pellegrina

Follicara Caprile

Un’altra delle meraviglie da non perdere di Anacapri è custodita nel cuore del quartiere della Follicara: un piccolo luogo di preghiera, quasi nascosto, dedicato alla Madonna Pellegrina. A pochi passi dal vivace borgo di Caprile, percorrendo la scalinata che conduce a quella che fu l’antica dimora della Regina di Svezia – oggi divenuta un hotel – trova posto una chiesetta inaugurata nel 1957 e tirata su grazie alla generosità dei fedeli anacapresi. Qui si tengono, in diversi momenti dell’anno, celebrazioni in onore di Santa Maria.

Le botteghe del centro

Sandali capresi, capi in lino impreziositi da pizzi e merletti, ma anche oggetti in ceramica e souvenir originali. Ad Anacapri lo shopping si fa alla maniera artigianale.  Partite da piazza Vittoria e continuate lungo via Giuseppe Orlandi dove, tra un museo e una boutique, potete fare incetta di caftani, cappelli, gioielli preziosi e articoli per abbellire la vostra casa che vi ricorderanno per sempre della vostra parentesi sull’isola azzurra. 

Il panorama da Villa San Michele

Salotto della Sfinge Villa San Michele Anacapri

Dulcis in fundo, tra le 5 cose da non perdere ad Anacapri, vi è la spettacolare vista che si gode dal giardino della casa-museo di Axel Munthe. Dopo aver visitato gli ambienti ricchi di storia, dove è conservata la collezione di cimeli e reperti raccolti negli anni dallo studioso svedese, vale la pena allungarsi fino al belvedere con la Sfinge per pronunciare un desiderio mentre gli occhi si perdono nel golfo di Napoli. 

Adele Fiorentino 

Credit: Costantino Esposito