La dimora del barone Fersen che domina Lo Capo è tornata fruibile: tutti giorni fino al tramonto
Ad annunciarlo la Città di Capri, proprietario di uno dei siti monumentali più suggestivi dell’isola delle sirene: Villa Lysis, la dimora di Jacques d’Adelswärd-Fersen è di nuovo pronta ad accogliere turisti e vacanzieri. Costruita agli inizi del novecento, il buen retiro dell’aristocratico dandy francese è uno splendore in pieno stile neoclassico. Progettata dall’architetto Chimot, Villa Lysis fu edificata su tre piani con terrazze a picco sul mare e ambienti adornati da colonne e capitelli, marmi pregiati e stucchi che ricordavano il mondo classico e il lontano Oriente. Il nome scelto dal barone Fersen per la sua dimora caprese fu inizialmente quello de La Gloriette, cambiato, poi, in un omaggio alla jeunesse d’amour ispirato a Liside: un’iscrizione sull’architrave in marmo accoglie i visitatori e recita “Amori et dolori sacrum”. A circondare la villa, un ampio parco – oggi riscoperto grazie all’inestimabile lavoro dei volontari dell’associazione Capri è anche mia – al quale lavorò il maestro Mimì Ruggiero, che sull’isola ha firmato i giardini più belli delle ville storiche del Novecento e non solo. Oltre al Parco La Gloriette, Ruggiero lavorò per volere di Krupp anche ai Giardini di Augusto, che sovrastano la tortuosa strada nella roccia che conduce fino a Torre Saracena.
Gli anni capresi
L’eclettico Fersen si rifugiò sull’isola di Capri dopo essere stato arrestato e condannato per oltraggio alla pubblica morale e corruzione di minorenni. Scese al Quisisana e cambiò titolo nobiliare – nominandosi conte – prima di iniziare a pensare alla sua maestosa dimora nelle zone alte di Capri, dove visse lunghi anni perso nelle sue passioni: l’amore per il giovane Nino Cesarini e quello per gli stupefacenti. Roger Peyrefitte narra che proprio nella stanza dell’oppio di Villa Lysis, Jacques Fersen abbia deciso di togliersi la vita con una coppa di champagne e cinque grammi di cocaina. Da allora non ha mai lasciato l’isola e riposa nel giardino della memoria di Capri.
Tra appuntamenti letterari e party privati
Con la sua vista spettacolare che spazia dal porto di Marina Grande al golfo di Napoli, Villa Lysis è la cornice perfetta per eventi d’eccezione: dai raffinati reading organizzati dall’associazione culturale Ápeiron ai concerti, dalle personali di artisti internazionali fino agli eventi mondani. È qui, ad esempio, che la wedding planner delle star Diana Sorensen ha organizzato le nozze della socialite e fashion blogger Feiping Chang, con il finanziere Lincoln Li, e il dinner party ispirato a Il Grande Gatsby per il sessantesimo compleanno del magnate canadese Lawrence Stroll – padre del pilota Lance – che aveva, tra gli invitati, Michael Douglas con Catherine Zeta-Jones, Luca Cordero di Montezemolo, il patron di Moncler Remo Ruffini, Tommy Hilfiger con Roberto e Daniela Russo e Sarah Ferguson. Nelle sale del sito monumentale tiberiano ha trovato posto, tra le tante iniziative, anche la mostra dedicata alla Capri di Pasquale Trisorio e Lucio Amelio e l’esposizione organizzata dalla Fondazione Capri che ha visto protagonisti von Gloeden e von Pluschow.
Come e quando
Raggiungere Villa Lysis è possibile solo dopo aver percorso – rigorosamente a piedi – la stradina che dalla piazzetta conduce fino alle zone alte di Tiberio. Seguendo le indicazioni per Villa Jovis si arriva fino alla località La Pietra: poco più avanti un bivio che, a sinistra vi porterà fino agli scavi archeologici della residenza dell’imperatore romano, dall’altra, percorrendo via Lo Capo, alla dimora di Jaques Fersen. «L’orario di apertura fino a tutto il mese di settembre è fissato dalle 10 alle 19 di tutti i giorni. Il biglietto di ingresso, del costo di 2 euro» – si legge nell’avviso della Città di Capri – «è acquistabile direttamente online.»
Adele Fiorentino