Capri fuori stagione

Trekking sull’isola: due itinerari per scoprirne il lato selvaggio

Pablo Neruda la definì “regina di roccia”. Scopriamo due percorsi da provare senza fretta e in assoluta tranquillità in ogni stagione

Non ti stupire se anche sull’isola di Capri vi sia il modo di praticare uno degli sport più amati dai viaggiatori: il trekking, che consente di conoscerne il lato più verde e selvaggio. Quando pensi a questa isola gioiello che brilla nel Golfo di Napoli, sicuramente la prima cosa che ti viene in mente non è il trekking, bensì la sua Piazzetta immersa in un’atmosfera elegante ed esclusiva. Ma se anche un grande poeta come Pablo Neruda l’ha definita “regina di roccia”, non potete perdere l’opportunità di visitarla a piedi, zaino in spalla.

La passeggiata trekking del Pizzolungo

sentiero pizzolungo capri

Questo itinerario parte dal cuore di Capri, ovvero dalla Piazzetta. Indossate un paio di scarpe adatte e, specialmente se fa caldo, fate una scorta adatta di acqua. Si inizia imboccando via delle Botteghe. Questo primo tratto si snoda nel centro storico e ci permette di apprezzare l’originale architettura dell’isola. Si prosegue per via della Croce fino ad arrivare a un incrocio dove si imbocca via Matermania, una strada tranquilla costeggiata da muretti a secco sui quali si affacciano ville e giardini sapientemente abbelliti e nascosti dalla natura rigogliosa. Arrivati al ristorante Le Grottelle, si prende la via dell’Arco Naturale per arrivare con un breve sentiero in discesa a un punto panoramico da cui ammirare il famoso Arco Naturale di Capri.

Ritornati indietro fino al ristorante Le Grottelle, possiamo proseguire la nostra passeggiata scendendo lungo la scalinata che, immersa nel bosco, conduce fino alla Grotta di Matermania. Da qui il percorso si snoda lungo un tratto di costa davvero suggestivo che ci permette di ammirare il mare, la vegetazione dell’isola e le sue peculiari costruzioni, tra le quali spicca la vivace villa che fu di Curzio Malaparte.

Questa passeggiata porta verso il Belvedere Tragara, ma prima di arrivarci suggerisco di fare una deviazione per vedere più da vicino i mitici Faraglioni di Capri. Percorrendo poi via Tragara e quindi via delle Camerelle si può tornare dopo 2-3 ore di camminata al punto di partenza di questo itinerario.

Trekking a Capri: sulla cima del Monte Solaro e il parco filosofico da Anacapri

Parco Filosofico

Questo secondo itinerario di trekking ci permette di conoscere Anacapri, l’altro lato dell’isola. Un lato forse meno mondano ma molto più reale, un focus sull’aspetto più agricolo e naturale dell’isola con la possibilità di entrare maggiormente in contatto con i residenti. Da Anacapri si può raggiungere la cima del Monte Solaro che con i suoi 589 metri è il punto più alto dell’isola. Da qui si ammirano Napoli e il Vesuvio, la penisola sorrentina e il resto della costa campana. Per raggiungere la cima è possibile percorrere un sentiero che in un’ora e mezza risale le pendici del monte. Altrimenti l’alternativa è quella di prendere la seggiovia che in 15 minuti vi permetterà guadagnare la cima. Lungo il percorso in seggiovia sarà possibile godere di una prospettiva insolita sui giardini e i boschi di questo versante dell’isola.

Per la discesa il consiglio è di scendere a piedi lungo un bel sentiero che vi porterà all’Eremo di Santa Maria di Cetrella con una vista inusuale su Marina Piccola. Da qui si riprende il sentiero e in circa mezzora si raggiunge di nuovo Anacapri. Per chi non fosse ancora stanco di camminare, consiglio un prolungamento della passeggiata dalla partenza della Funivia lungo via Migliara fino ad arrivare al Parco Filosofico. Un percorso nei profumi e nei colori della macchia mediterranea che culmina in un’oasi di pace e tranquillità.

Sibilla Panfili