Dalla Yourcenar alla Blake, dai Cottrau ai Brooks, il quartiere verde di Capri e le sue dimore storiche: La Casarella, Villa Ferraro, Le Pavillon e la Cercola
Ci sono luoghi che raccontano storie, legami, personaggi che hanno contribuito a creare il mito di Capri e che ancora oggi lo mantengono in vita: sono le dimore storiche, testimoni silenti di pezzi di vita di artisti e personaggi che hanno popolato l’isola tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tra i custodi del tempo caprese vissuto sull’isola di Capri da quel nugolo di intellettuali estrosi e bohémien c’è via Matermania, un percorso verdeggiante e panoramico che arriva fino all’Arco Naturale.
La Casarella
Il viaggio nella storia parte dal quadrivio della Croce, al bivio tra le due stradine del distretto di Tiberio che vi condurranno, da un lato, a Villa Jovis e Villa Lysis e dall’altra all’Arco Naturale e alla Piana delle Noci. Qui, proprio all’inizio di via Matermania, un’insegna in maiolica ricorda le giornate capresi della scrittrice Marguerite Yourcenar che vi abitò per alcuni mesi negli anni Trenta. «In questa casarella visse nel 1938 Marguerite Yourcenar autrice delle Memorie di Adriano e qui scrisse il romanzo Coup De Grace», recita la targa che ricorda la parentesi isolana della scrittrice belga.
Una fine tragica
Poco più avanti, inoltrandosi tra gli alberi, al civico 11 di via Matermania sorge Villa Ferraro. Costruita alla fine del Settecento da una storica famiglia caprese dalla quale prende il nome, divenne la residenza di Edua Blake, una ricca e affascinante vedova americana corteggiata – senza corrispondenza di sentimenti – da un ufficiale russo. Alex Bachilov, sbarcato sull’isola dopo la vittoria dei Bolscevichi, si innamorò perdutamente della Blake e all’ennesimo rifiuto della donna, decise di togliersi la vita con un colpo di pistola, proprio davanti all’ingresso della villa di lei.
L’atelier di Dentecala
Villa Cottrau è, invece, situata all’inizio della viuzza che conduce alla Piana delle Noci con il belvedere panoramico dedicato al violinista caprese Paolo Falco. È stata il buen retiro di Mario Cottrau, barone napoletano francese d’origine, e di sua moglie Annie Fokker, scultrice e pittrice tedesca. All’abitazione principale era annesso un secondo edificio, Le Pavillon, che alla fine degli anni Venti, divenne un laboratorio artistico, usato anche come dependance per gli ospiti. Qui le tipiche volte a botte, a vela e crociera si univano alle finestre bifore e alle nicchie in stile liberty. I Cottrau scelsero questa piccola dimora nel verde di via Matermania, dopo aver vissuto a Villa Mithras, ad Anacapri, che, secondo Mario, era infestata dai fantasmi, in particolare da quello di Lady Hemstead. Negli anni Settanta, il laboratorio di Villa Cottrau fu preso in fitto dal gallerista napoletano Lucio Amelio, e divenne il fulcro della vita artistica caprese, ospitando Andy Wharol, Joseph Beuys, Nino Longobardi, Achille Bonito Oliva e Carlo Alfano.
La Cercola di Valentino
In una traversa di via Matermania – che dal quartiere tiberiano porta ai belvedere di Tuoro e Tragara – un villino bianco accoglie gli ospiti con un avviso a dir poco inusuale: «Cave Hominem», ovvero attenti all’uomo. Villa Cercola, agli inizi del Novecento, fu eletta dimora caprese da tre gentiluomini inglesi, giunti sull’isola di Capri per fuggire dal clima pesante di Londra dopo la condanna di Oscar Wilde: Somerset Maugham, Dodo Benson e John Ellingham Brooks. Quest’ultimo aveva scelto Capri fin dal 1895 e qui conobbe quella che divenne, qualche anno più tardi, sua moglie, nonostante entrambi avessero altre inclinazioni. Il matrimonio naufragò ma Beatrice Romaine Goddard non si perse d’animo: cacciò il marito da Villa Cercola e vi si stabilì per continuare la sua attività di ritrattista. Ebbe un’affettuosa amicizia con D’Annunzio, collezionò amori e amanti, mentre Brooks, solo e malato, raccontava a Mackenzie aneddoti che lo scrittore scozzese avrebbe usato per il suo Vestal Fire. Brooks morì nell’indifferenza generale nel 1929, mentre sua moglie Romaine continuò con la sua carriera di artista fino al 1971 quando passò a miglior vita all’eta di 96 anni. Villa Cercola è ora una residenza privata: è stata per anni il rifugio caprese dello stilista Valentino.
Augusto Cattaneo
Credit: Costantino Esposito