Grand Tour

Sulle orme del Grand Tour

Le passeggiate da non perdere per seguire i percorsi degli artisti di fine Ottocento: da via Krupp alla Casa Rossa, le meraviglie di Anacapri e Capri 

Andare alla scoperta della Capri meno mondana è uno degli ultimi must per i turisti che scelgono l’isola delle sirene quale meta delle loro vacanze. Tra dimore storiche e percorsi naturalistici d’eccezione, è possibile passeggiare nella storia seguendo l’esempio di nobili, letterati e industriali che qui venivano a svernare tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. 

Friedrich Alfred Krupp 

Ripercorrere le orme del magnate tedesco dell’acciaio? Niente di più semplice. La Certosa di San Giacomo, i Giardini di Augusto e l’omonima via Krupp erano il percorso prediletto dall’industriale. Il tour di Krupp parte dal chiostro trecentesco e arriva fino ai Giardini di Augusto, dove sarà possibile ammirare anche la tortuosa via Krupp. Dalla Certosa, costruita tra il 1363 ed il 1365 per volere di Giacomo Arcucci, seguendo viale Matteotti, si raggiungono i Giardini di Augusto, il parco con le terrazze sospese sul mare che si affacciano sulla baia di Marina Piccola e sulla strada costruita proprio dal magnate dell’acciaio e poi donata alla comunità isolana assieme all’area verde circostante. Progettata dall’ingegnere Emilio Mayer e inaugurata nel 1902, via Krupp è stata riaperta al pubblico nel 2008 dopo un lungo restyling ma nel 2014 è stata nuovamente interdetta a causa del pericolo caduta massi.

Jacques d’Adelsward-Fersen

Anche qui è molto facile intuire quali dovessero essere i sentieri preferiti dal dandy francese, uno dei personaggi più in vista della comunità straniera residente sull’isola di Capri nei primi decenni del Novecento. Dall’alto della sua Villa LysisJacques Fersen poteva raggiungere il mare, in località Lo Capo, e la residenza dell’imperatore romano Tiberio attraverso il sentiero de Le Calanche. Dal cancello della storica dimora in stile liberty del barone francese – discendente di quel Fersen che ebbe una liason con la regina Francia – si può scegliere se puntare su un percorso naturalistico o storico-archeologico. Occhio, pero, non è un sentiero pericoloso ma si raccomanda di attenersi ai consigli elencati sulla cartellonistica predisposta e di indossare un abbigliamento adatto con scarpe comode, scegliendo magari una guida esperta del luogo che possa condurvi alla scoperta dei sentieri di trekking tiberiani. 

John Clay H. Mac Kowen

Il suo nome è legato indissolubilmente alla Casa Rossa e al centro storico del comune di sopra, dove amava passeggiare indossando il suo casco coloniale, gli stivali con speroni e il frustino. L’ufficiale sudista John Mac Kowen si stabilì ad Anacapri ed elesse come dimora, fino al 1899, quella che oggi è diventato uno dei musei più visitati dell’isola di Capri. L’edificio di colore rosso pompeiano, con il suo un mix di stili architettonici, accoglie i visitatori con un’iscrizione in greco che recita «Salve cittadino del paese dell’ozio». Qui è possibile visitare la mostra permanente L’Isola dipinta, un’esposizione di tele firmate, tra gli altri, da Lovatti, Carabain, Barret, Carelli, Casciaro e De Montalant, e le statue recuperate sui fondali della Grotta Azzurra. Raggiungerla è semplicissimo: percorrendo la strada dello shopping anacaprese si arriva in piazza La Torre dove sorge la casa-museo di Mac Kowen  e, poco più avanti, – da non perdere – la chiesa di San Michele Arcangelo con il suo Paradiso Terrestre in maiolica.

Le passeggiate a Capri, l’itinerario

Adele Fiorentino