Gli itinerari ignoti al turismo di massa dove scoprire un’altra parte dell’isola tra storia e natura
Sull’isola di Capri l’estate è un modo di vivere. L’azzurro del cielo, il verde lussureggiante che circonda la vallata di Cetrella o che accompagna i visitatori lungo il sentiero dei Fortini, i mille colori dei fiori dei Giardini di Augusto. È la storia di Villa Jovis, è il mito di Villa Lysis, è la Grotta Azzurra che vi accoglierà con le sue mille sfumature, è il panorama che toglie il fiato nei tornanti della strada che conduce ad Anacapri. L’isola è tanto e ancora di più ma ci sono 5 posti che pochi conoscono dove vale la pena andare.
Parco Astarita
Il Parco Astarita è situato su Monte Tiberio, a pochi passi dagli scavi archeologici di Villa Jovis. Si tratta di uno spazio verde con terrazze affacciate sul mare, dove pascolano – felici – famiglie di caprette, pronte ad accogliere i turisti in cerca di cibo e carezze. La meraviglia segreta è il sentiero del Lauro, un piccolo percorso appena riscoperto che, attraverso una serie di ripide scalinate, vi porterà giù, quasi fino al mare e alla Grotta Bianca. Il panorama? Vi lascerà senza parole.
La piazzetta dei pittori
È una Capri diversa anche quella che si può ammirare da Punta Cannone, la «Maler Platte» isolana che agli inizi del Novecento divenne il punto di vista privilegiato di una colonia di artisti stranieri. Lasciatevi alle spalle il caos della piazzetta, affollata di gitanti e villeggianti, inoltrandovi nella parte antica dell’isola su via Madre Serafina e via Castello: alla fine vi ritroverete su una terrazza che vi stupirà per la visuale d’eccezione che si aprirà davanti ai vostri occhi con i colori spettacolari della costa sud dell’isola. Dai Faraglioni allo Scoglio delle Sirene, dalla Certosa alla Grotta delle Felci, fino ai Giardini di Augusto, da non perdere!
Nel cuore di Anacapri
Non perdetevi il dedalo di vicoli e vicoletti che compongono il centro storico del comune di sopra. Vi incanterete a rimirare l’architettura tipica delle dimore anacapresi nel quartiere de Le Boffe, poco distante dalla chiesa di Santa Sofia in piazza Diaz e da piazza San Nicola, dove sorge, invece, la chiesa di San Michele. Case bianche con portoni colorati e balconi fioriti dove scattare foto che vi resteranno nel cuore per l’atmosfera autentica che vi si respira.
Eremo di Cetrella
Tutti conoscono Monte Solaro, ma pochi si spingono fino alla vallata di Cetrella dove sorge un antico eremo a picco sul mare costruito intorno al 1400. È qui che venivano in pellegrinaggio i marinai prima di intraprendere i lunghi viaggi per la pesca del corallo. Nel tempo ha ospitato monaci domenicani e francescani e per lungo tempo un eremita che ne è stato attento custode. La dritta? Fatevi guidare un esperto del luogo o da uno dei volontari dell’associazione Amici di Cetrella che si prendono amorevolmente cura della chiesa e degli spazi circostanti, dove sorge anche quello che un tempo fu il buen retiro dello scrittore scozzese Compton Mackenzie.
Libri & giardini
È quello che troverete nella chiesetta di San Michele Arcangelo alla Croce. Una deliziosa cappella costruita intorno al II secolo circondata da un rigoglioso giardino caprese. All’esterno, a disposizione dei visitatori, uno stand pieno di libri da leggere sulle panchine del parco o da portare con voi come ricordo del soggiorno caprese. E se siete amanti della lettura e cercate un posticino tranquillo dove finire l’ultimo romanzo che state leggendo, fanno al caso vostro anche il belvedere di Tuoro – raggiungibile dalla piazzetta seguendo le indicazioni per Tragara, deviando poi su via Cercola all’altezza della chiesa anglicana – e il parco della Certosa di San Giacomo.
Adele Fiorentino
Credit: Costantino Esposito